Qualità della vita: 2020 l’anno nero per Catanzaro secondo il Sole 24 ore

La provincia del capoluogo scende al 102esimo posto in Italia, il peggiore risultato da quando c’è l’indagine del quotidiano economico. In media servono 5 anni e 7 mesi per concludere una causa civile. Le più basse pensioni di vecchiaia sono percepite qui. Note dolenti anche da sicurezza e tempo libero

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    Il 2020 è stato l’anno nero per la qualità della vita a Catanzaro, almeno secondo quanto riportato dalla tradizionale graduatoria del Sole 24 che, analizzando decine di parametri, da ormai un trentennio, stila una sorta di hit parade della vivibilità riferita a tutte e 107 le province italiane.
    Secondo l’analisi di quest’anno, pubblicata oggi dal noto quotidiano economico sia in versione online che cartacea, la nostra provincia occupa la posizione 102 nel ranking. Si tratta di una vera e propria picchiata rispetto all’85esima piazza del 2019.Da quando il Sole 24 redige questa classifica non era mai andata peggio. Nel 2015 il Catanzarese si era piazzato al 100esimo posto mentre nel 2007 occupava la casella numero 99 giusto per ricordare le due peggiori performance oltre a quella di quest’anno. Dei cinque comprensori dello Stivale meno vivibili del nostro due sono calabresi: Vibo Valentia che è 104esimo e Crotone 107esimo e ultimo. Le altre province calabresi: Cosenza è all’86esimo posto e Reggio al 95esimo. Sul podio nazionale svetta invece Bologna davanti a Bolzano, Trento, Verona, Trieste.

    Parametro per parametro Ricchezza e consumi– Andando più nel dettaglio all’interno delle classifica parametro per parametro la performance alla voce ricchezza e consumi che comprende tra l’altro reddito disponibile pro capite (circa quindici mila euro circa la metà dei 28mila di Milano che è al primo posto) e importo medio pensioni di vecchiaia (il dato catanzarese è il più basso d’Italia).

    Ambiente e servizi Novantanovesima piazza invece per la categoria ambiente e servizitra cui emerge l’alta percentuale di Neet, giovani che non lavorano né studiano che sono circa il 32 %, e carta d’identità elettroniche solo 23 su 100 abitanti. Meglio i due subparametri legati ai Fondi europei per agenda digitale e per l’ambiente (37esimo e 25esimo).

    Per la categoria giustizia e sicurezza la provincia di Catanzaro è 95esima nel ranking ma è in particolare è al terzultimo posto in Italia in velocità dei procedimenti giudiziari di natura civili. Una causa secondo l’indagine dura in media in media cinque anni e sette mesi ovvero 2049 giorni. Una cifra comunque parzialmente spiegata dall’alto indice di litigiosità con oltre 1300 cause su 100mila abitanti. In controtendenza positiva il numero di incidenti stradali con conseguenze fisiche. Meno di 3 tra morti e feriti ogni 100mila abitanti il secondo più basso in Italia.

    Per la categoria lavoro e affari (91esima piazza) ottimo il risultato dell’imprenditoria giovanile, Catanzaro è la sesta provincia in italia per numero di imprese di cui sono titolari under 35. Pessime invece per perfomance su export e ecommerce (penultimi in italia).

    I risultati migliori in qualità della vita Catanzaro gli ottiene nella sottocategoria variegata denominata Demografia e società. Dalle varie voci emergono in particolare una buona presenza percentuale di pediatri (tre ogni 1000 abitanti, numeri da top 10 italiana) e una incidenza di casi di Covid particolarmente bassa (7 su mille abitanti) che è la quarta più contenuta d’Italia. I catanzaresi sono invece tra gli italiani che più assumono farmaci per il diabete (38 unità procapite) e ipertensione (129).

    Note più dolenti nel settore tempo libero e cultura (87esimo posto) anche se sono discreti i numeri relativi alla piscine (1.6 ogni 100mila abitanti 39esimo in Italia) e librerie (9 ogni 10mila abitanti 33esima piazza). Complessivamente contenuta invece l’offerta culturale con 42 spettacoli ogni 1000 abitanti secondo dati Siae e il 91esimo posto.

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