Riccio: “Caro Babbo Natale non portarci più “uomini di Stato” al comando delle istituzioni, ma “uomini con il senso dello Stato”

"Se ti avanza, spargi un pò di “buon senso” che arrivi laddove si è smarrito proprio il senso delle cose e delle persone"

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    Quest’anno, forse più di altri anni, la città ha bisogno degli auguri di buon Natale. Ne ha bisogno perché come tutte le comunità è nel mezzo di una grave crisi sanitaria, economica e sociale. Ne ha bisogno perché è capoluogo di una Regione in cui invece sembra essersi persa la “ragione”. Ne ha bisogno perché la classe dirigente delle istituzioni pubbliche  purtroppo ha smarrito sia il senso delle istituzioni sia il senso del pubblico. E allora, augurandoci innanzitutto che la crisi sanitaria prima di tutto passi presto,  per questo Natale, chiediamo al Babbo più famoso di ogni tempo e di ogni luogo di scaricare nottetempo dal suo sacco un po’ di ragione per chi deve condurre la nave verso nuove elezioni in un mare oggettivamente in tempesta, perché le decisioni assunte siano sempre e solo frutto  di percorsi logici. Poi chiediamo nei posti chiave  una nuova classe dirigente che non sia fatta di sceriffi o controfigure di “uomini di Stato”, che certamente avranno dalla loro parte l’integrità morale, che peraltro  è caratteristica fondamentale per ogni cittadino, ma che non può essere anche patente di competenza”.

    E’ quanto scrive il consigliere comunale Eugenio Riccio che prosegue: “Vorremmo, come regalo di Natale, uomini e donne, ai vertici della burocrazia, che abbiano il senso dello Stato inteso come comunità. Ecco caro Babbo Natale, siccome ci rendiamo conto che quest’anno il tuo compito è arduo e non facile e non ci va di dilungarci più di tanto, però un’ultima cosa vorremmo chiedertela, se ti avanza, spargi un po’ di “buon senso” che arrivi laddove si è smarrito proprio il senso delle cose e delle persone”.

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