Covid Hotel a Catanzaro, parla un albergatore: “Aiutare un dovere morale” foto

"Decisione consapevole, responsabile e impegnativa ma presa senza timore perchè necessaria"

Più informazioni su

    Dovere morale, scelta consapevole, desiderio di voler alleggerire quando necessario il lavoro delle strutture sanitarie, sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto gli imprenditori del settore alberghiero del territorio nazionale a mettere a disposizione le proprie strutture per garantire l’isolamento di soggetti positivi al Covid-19 asintomatici o con sintomi lievi.

    Tra le strutture del catanzarese, individuate come Covid Hotel, c’è L’House & Loft-Polifunzionale Germaneto, che già dal 28 dicembre scorso ospita al suo interno un paziente, e potrà riceverne altri fino ad un massimo di 25.

    La nostra adesione ad ospitare pazienti covid è stata fatta con grande senso di responsabilità, dopo i sopraluoghi della Protezione Civile abbiamo avviato le pratiche per le convenzioni e da qualche settimana siamo operativi

    Totale disponibilità nella lotta contro il virus e un impegno non indifferente che il dottor Michele Iania, proprietario della struttura, ha voluto sposare con convinzione: “La nostra adesione ad ospitare pazienti covid è stata fatta con grande senso di responsabilità – ha affermato – abitualmente lavoriamo in funzione del Policlinico universitario, ospitando specializzandi o parenti di degenti ad esempio e abbiamo accolto positivamente la possibilità di convertirci in albergo Covid. Dopo i sopralluoghi da parte della Protezione Civile – ha aggiunto – abbiamo avviato le pratiche per le convenzioni e da qualche settimane siamo operativi.”

    Non ho avuto paura di fare questo passo, non bisogna avere timore di aiutare, ma non si deve essere sprovveduti, bisogna agire con serietà e attenzione, seguendo le direttive la gestione non è così complicata.

    La decisione del gestore è stata quasi una conseguenza logica a cui non ha voluto sottrarsi: “Non ho avuto paura di fare questo passo, non bisogna avere timore di aiutare – ha precisato – certo, non si deve essere sprovveduti, bisogna agire con serietà e attenzione, seguendo le direttive la gestione non è così complicata.” Una scelta ponderata ed impegnativa per un’azienda operante in uno dei settori forse più colpito dalla crisi a causa dell’emergenza sanitaria ma che comunque, se pur con qualche fisiologica diminuzione di ospiti, stava continuando a lavorare: “Ci siamo messi in gioco attivando tutte le misure anti contagio previste, lavorando in sicurezza e impegnandoci per offrire agli ospiti un soggiorno il quanto più possibile sereno.”

    Offrire la mia disponibilità è stato un dovere morale, attualmente il flusso negli ospedali è sotto controllo ma se la situazione dovesse aggravarsi sappiamo che in qualche modo potremmo snellire l’affaticamento delle strutture sanitarie.

    La struttura situata lontano dal centro abitato dispone di ampie camere e loft in cui gli ospiti potranno trascorrere la quarantena: “Forniremo ad ognuno tutti i comfort e i servizi per farli sentire come se fossero a casa, non è semplice combattere contro il virus, non lo è per i medici che all’interno degli ospedali hanno una grande mole di lavoro, ma anche per chi è costretto all’isolamento domiciliare.” E in una regione dove ancora la situazione pare sia sotto controllo, sapere di poter contare anche su strutture dedicate alla degenza di pazienti covid non gravi può fare la differenza: “Offrire la mia disponibilità è stato un dovere morale, attualmente il flusso negli ospedali è sotto controllo ma se la situazione dovesse aggravarsi sappiamo che in qualche modo noi potremmo snellire l’affaticamento delle strutture sanitarie. Ci auguriamo di poter procedere presto alla vaccinazione dei nostri dipendenti – ha concluso – ancora non ci è stata data la possibilità di poterlo fare, ma siamo in lista e lo faremo per una maggiore sicurezza.”

    Più informazioni su