Personale del 118 senza indennità Covid: è protesta

I lavoratori si sono autoconvocati domani davanti agli uffici della Regione Calabria

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    Non c’è pace per il personale del 118 della provincia di Catanzaro. Dopo le tante proteste legate alla restituzione dell’indennità aggiuntiva richiesta dall’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, medici, infermieri e autisti non hanno mai ricevuto il pagamento dell’indennità  prevista per l’emergenza Covid-19. Una condizione incomprensibile, per la quale il personale dell’emergenza sanitaria ha deciso di autoconvocarsi per la giornata di domani davanti agli uffici della Regione Calabria, a Germaneto di Catanzaro, per un presidio di protesta che si terrà domani, mercoledì, alle ore 10.

    A scatenare la dura presa di posizione sono diversi aspetti, con la continua violazione dei diritti del personale di emergenza. Nello specifico, nonostante la contrattazione portata a termine lo scorso mese di maggio, l’Asp non ha mai pagato le indennità  relative all’emergenza coronavirus. A questo si aggiunge anche il mancato pagamento del premio di produttività e il blocco degli straordinari che non vengono liquidati dallo scorso mese di agosto. I tanti proclami per il personale impegnato in prima linea nell’affrontare non solo l’emergenza pandemica, sono rimasti nell’alveo degli annunci, dal momento che non si sono mai tradotti nei dovuti riconoscimenti. In provincia di Catanzaro il 118 subisce una condizione complessa, così come evidenzia il personale, aggravata dall’utilizzo di ambulanze vetuste e dalla mancata medicalizzazione di tre postazioni di emergenza: Sersale, Tiriolo e Maida. Tutto questo influisce negativamente sulla qualità del soccorso, con gravi ricadute per lo stesso personale in servizio, ma soprattutto per i pazienti. Per questo, la protesta di domani, a cui il personale si presenterà indossando la divisa di soccorritore, intende richiamare l’attenzione sulle ripetute violazioni e sulle gravi condizioni di disagio.

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