Rinascita Scott, morto il primo collaboratore di giustizia della ‘ndrangheta calabrese

Acquisiti i verbali con le dichiarazioni che dal 1983 portarono all'arresto di centinaia di persone

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    Il maxi processo Rinascita Scott in corso di celebrazione nell’aula bunker di Lamezia Terme perde un teste d’accusa mentre un altro decide di non parlare. Il pubblico ministero della Dda Antonio De Bernardo ha dato notizia che Pino Scriva, 75 anni, primo collaboratore di giustizia della ‘ndrangheta calabrese e teste del processo alla ndragnheta vibonese, è morto nella località segreta del nord Italia dove risiedeva.

    Il Tribunale collegiale di Vibo ha deciso comunque di acquisire i verbali con le sue dichiarazioni che dal 1983 portarono all’arresto di centinaia di persone scuotendo la struttura dei Mancuso di Limbadi (Vv). Nella stessa udienza altro imprevisto per la pubblica accusa quando, collegato in videoconferenza da una località segreta, il collaboratore di giustizia Salvatore Schiavone ha annunciato di volersi avvalere della facoltà di non rispondere. Una circostanza su cui la procura ha annunciato di prendere le relative conseguenze.

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