Sue e sportello unico per l’edilizia, gli ingegneri della città chiedono interventi rapidi

Ieri l'incontro tra la categoria e la classe politica

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    «L’incontro di ieri con il consigliere regionale Filippo Mancuso, il sindaco Sergio Abramo, il consigliere comunale Fabio Talarico e il dirigente del settore edilizia privata Giovanni Laganà è stato importante perché siamo riusciti a portare alla diretta attenzione delle istituzioni locali un problema per il quale ci stiamo spendendo da tempo e sul quale è necessario fare fronte comune».

    Con queste parole Gerlando Cuffaro, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catanzaro ha commentato la riunione di martedì scorso in cui gli Ordini professionali hanno rappresentato le annose difficoltà tecniche nella fruizione della piattaforma informatica regionale Calabria SUE e dello sportello unico dell’edilizia SUE del Comune di Catanzaro che bloccano l’attività di ingegneri, architetti, imprenditori professionisti dell’edilizia.

     

    «Da tempo – ha aggiunto Cuffaro – pervengono all’Ordine numerose segnalazioni di disservizi e malfunzionamenti relativi alla gestione delle pratiche edilizie, specie di quelle più semplici tipiche delle CILA e delle SCIA, i cui impatti negativi ricadono direttamente sull’attività e quindi sulla sostenibilità degli studi professionali e dei professionisti stessi. Lavorare in queste condizioni è impossibile e siamo sinceramente stanchi di vedere i nostri appelli cadere nel vuoto: il sistema, ad esempio, richiede documenti che la legge non prevede siano presentati, come i collaudi statici di edifici molto datati nel tempo o le planimetrie catastali a fine opera al posto delle previste denunce di variazioni, e non indica le motivazioni e i riferimenti normativi per cui una pratica viene indicata come irricevibile o decaduta. È frustrante».

    Si rende necessario, anche nei rapporti tra Ente e professionisti «un deciso cambio di rotta e un reale snellimento degli iter peraltro anche oggetto di recenti provvedimenti governativi e per non restare totalmente esclusi, come città capoluogo, dagli enormi benefici del Superbonus di cui alla Legge 77/2020».

    L’Ordine degli Ingegneri si è quindi detto disponibile a supportare l’attività dell’Ente e ha anche offerto soluzioni pratiche: «Crediamo sia possibile attuare un pubblico sorteggio delle pratiche minori nelle percentuali massime del 10% escludendo tutte le altre pratiche (CILA e SCIA) da qualsiasi verifica dell’Ufficio attesa l’asseverazione dei professionisti allegata alla pratica stessa. Ciò consentirebbe ai professionisti di avere certezze sul loro operato senza sorprese e interruzioni del loro lavoro e nello stesso tempo consentirebbe all’Ufficio di dedicarsi, con tutto il tempo necessario, alla verifica e al disbrigo delle pratiche più complesse di Permesso di Costruire, riducendo i tempi di attesa per i rilasci dei permessi».

    «Auspichiamo – ha concluso Cuffaro – che si possano trovare a brevissimo delle soluzioni che possano immediatamente dare uno slancio al settore edile già fortemente danneggiato dalla pandemia e che non può permettersi il lusso di perdere ulteriore tempo in gravose quanto inutili lungaggini burocratiche che ci allontanerebbero definitivamente anche dalle possibilità offerte dal Superbonus».

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