Piano aziendale, nuovo ospedale, Covid e vaccini: a tu per tu con i manager di Pugliese e Mater Domini

Due incarichi importanti ricoperti, probabilmente, in uno dei momenti più delicati per la sanità calabrese

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    Giuseppe Giuliano guida l’Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro. Francesco Procopio guida, invece, l’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Due incarichi importanti ricoperti, probabilmente, in uno dei momenti più delicati per la sanità calabrese.

    Giuseppe Giuliano

    Francesco Procopio

    Per questo motivo abbiamo voluto capire come affronteranno questa sfida i due manager. Abbiamo posto, ad entrambi, le stesse domande. Brevi ma significative.

    Quali prospettive e a chi punto è il nuovo piano aziendale che dovrà essere presentato entro 90 giorni. Quali sono le criticità immediate da risolvere e quali le potenzialità da incrementare?

    Giuliano: Il piano aziendale verrà discusso prioritariamente col rettore e successivamente con l’organo commissariale. Tuttavia, bisognerà attendere le linee guide commissariali. Attualmente buona parte dell’atto è stato condiviso col Magnifico Rettore. In attesa di indicazioni commissariali verranno discussi i dettagli per garantire aderenze alle stesse. Ciò non toglie che le novità introdotte sono frutto essenzialmente di analisi funzionali di efficientemente degli attuali reparti in ogni caso non saranno previsti diminuzioni o riduzioni di strutture ma di efficientemente degli stessi compreso interventi  che prevedono investimenti. Più assistenza uguale più formazione come mission aziendale”.

    Procopio:Da questo punto di vista siamo una fase preliminare. Sono arrivato da poche settimane e sto dedicando questo primo periodo ad apprendere più rapidamente possibile le criticità e le problematiche. Sono in contatto con gli operatori con cui mi confronto spesso più volte vado in ospedale: è una realtà nuova anche per me che sto conoscendo ora. Il piano aziendale precedente è stato approvato da relativamente poco tempo dal mio predecessore Giuseppe Zuccatelli e a sua volta non aveva stravolto il passato. Il Pugliese-Ciaccio ha una organizzazione consolidata. Il nuovo piano aziendale verrà presentato per tempo ma prima vanno valutate attentamente le prospettive future anche confrontandoci con le organizzazioni sindacali. Le criticità sono in particolare quelle relative all’emergenza che stiamo affrontando. Le vaccinazioni per esempio. Contiamo di proseguire con due postazioni aperte tra Pugliese e De Lellis per proseguire la campagna in maniera spedita”.

    Nuovo ospedale e azienda unica Pugliese/Materdomini. Qual è la sua opinione in merito e quali le reali prospettive.

    Giuliano: L’unificazione è un obiettivo irrinunciabile. Tuttavia, l’approvazione di atti aziendali consentirebbe in una fase successiva la sovrapposizione funzionale delle strutture auspicando l’avvio di un percorso legato anche e soprattutto alla medicina d’urgenza che consentirebbe all’azienda universitaria di realizzare l’unificazione senza partire svantaggiata nei confronti del Pugliese. Noi non ci sentiamo e non crediamo che l’assenza di un Pronto soccorso possa mortificare le nostre pretese in fase di unificazione, posto che l’unificazione renderebbe il nuovo soggetto giuridico sottoposto al regime della 517/99. Di fatto sarebbe l’azienda universitaria ad assorbire il Pugliese. Pertanto, i problemi sarebbero essenzialmente legati riequilibrio economico oltre che funzionale, posto che le nostre risorse legate al personale sono inferiori a quelle del Pugliese. Tuttavia, ammetto che l’unificazione sarebbe positiva soprattutto per il Pugliese posto che sotto l’aspetto strutturale azienda Universitaria ha un altissimo grado di competitività non rinvenibile nel Pugliese”.

    Procopio:E’ una vicenda che la pandemia ha fatto passare in secondo piano. La nostra priorità in questo momento è fare in modo che ci sia assistenza per tutti i pazienti nelle strutture e con l’organizzazione che abbiamo ora. Garantire per esempio i posti Covid e allo stesso tempo le adeguate cure e anche permettere che siano trattate adeguatamente anche le altre patologie. Di nuovo ospedale e azienda unica ci si dovrà certamente occupare quando la situazione sanitaria sarà più serena ma ora le urgenze sono obiettivamente altre”.

    Covid, nuovi contagi e campagna vaccinale, a che punto è l’azienda rispetto a quelle che sono le emergenze di oggi?

    Giuliano: “La campagna vaccinale è competenza del territorio (Asp) tuttavia l’Azienda Universitaria è assolutamente pronta ad affrontare qualsiasi sfida legata alla complessità della materia. Si attendono indicazioni da parte della struttura regionale. Qualsiasi richiesta sarà esaudita. Non sono previste limitazioni di sorta. Tuttavia, a campagna di vaccinazione organizzata con estrema capacità dal prefetto Longo non ci prevede in prima linea ma comunque un supporto lo garantiamo nei limiti delle nostre competenze legislative”.

    Procopio: “Parlando dei contagi dal punto di vista dei ricoveri nelle ultime settimane la situazione è in miglioramento. Si era provveduto a un potenziamento sia per quanto riguarda le terapie intensive che i posti ordinari. Letti covid sono stati attivati  tra Malattie Infettive e Medicina e oscilliamo oggi tra i 24 e i 25 pazienti in carico escludendo quelli in area critica. Ma anche le Rianimazioni hanno avuto un potenziamento: sono sedici le postazioni disponibili con la possibilità di attivarne altre sei in caso di necessità. Quanto ai vaccini, una volta concluse le somministrazioni del personale sanitario e non sanitario dell’ospedale e dei lavoratori che gravitano nelle strutture ci occupiamo dell’immunizzazione di alcune altre categorie che sono state “assegnate” al Pugliese-Ciaccio. Si tratta di medici di base, odontoiatri, farmacisti, informatori scientifici e collaboratori di tutte queste categorie. I tempi? Dipende dalle consegne. Se non ci saranno abbastanza dosi per tutti ne dovremo accantonare un po’ per garantire i richiami ma la fornitura dei vaccini purtroppo non dipende da noi”.

     

     

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