Politiche sociali, la decisione del Consiglio di Stato lascia tutto invariato

La decisione della giustizia amministrativa legittima la riforma del welfare deliberata dalla precedente Giunta Regionale

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    Il Consiglio di Stato, con ordinanza depositata, oggi ha rigettato la domanda di sospensione cautelare chiesta dal Comune di Catanzaro contro il regolamento della Regione Calabria e la delibera di Giunta Regionale n. 423/2019 di attuazione della Legge Regionale n. 23/2003 con cui la Regione ha delegato i Comuni ad occuparsi delle autorizzazioni e degli accreditamenti delle strutture socio-assistenziali.

    Il Comune di Catanzaro ha sostenuto nel suo ricorso l’impossibilità di poter affrontare e sostenere i costi per la gestione delle strutture socio-assistenziali. Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza della Terza Sezione, ha smentito tale tesi sostenendo che lo stesso Comune ha ricevuto nel mese di maggio u.s. oltre 2.700.000 euro che ad oggi risultano ancora non spesi.

    All’udienza hanno partecipato diverse strutture socio-assistenziali, tra cui la Gratal con sede in Cotronei, rappresentata e difesa dall’Avv. Giuseppe Pitaro, opponendosi alle tesi del Comune di Catanzaro e a sostegno del controricorso della Regione Calabria.

    La decisione del Consiglio di Stato riveste notevole importanza perché dà il via libera alla riforma del welfare deliberata dalla precedente Giunta Regionale e dall’ex assessore alle Politiche sociali Angela Robbe.

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