Pronto il secondo lavoro di don Francesco: “La mia vita. Pensavo di non servire”
Con nuovo ebook, il prete di Simeri Crichi ripercorre le tappe più significative della sua vita pastorale
Più informazioni su
Don Francesco Cristofaro sa come coniugare fede e cultura. Ancora una volta, il giovane parroco non fa scena muta quando si tratta di testimoniare il buon esempio. La guida spirituale di Simeri Crichi è in procinto di pubblicare il suo secondo ebook, in uscita a Pasqua, dal titolo molto eloquente “La mia vita. Pensavo di non servire.”
Non è la prima volta che Don Francesco, dopo esordio con “Aiutami a credere”, si serve delle nuove tecnologie per fare proseliti: solo così si accorciano le distanza, a volte siderali, tra la Chiesa e i giovani. In altre parole: non scrive per dire qualcosa, Don Francesco scrive perché ha qualcosa da dire.
La riflessione ad alta voce si prefigge l’intento di elevare un inno di lode al Signore in occasione del quindicesimo anniversario sacerdotale di Don Francesco, volto molto conosciuto di seguitissime trasmissioni televisive a carattere religioso.
Con nuovo ebook, il prete di Simeri Crichi ripercorre per i lettori e la sua grande famiglia le tappe più significative della sua vita pastorale: la nascita con paresi spastiche alle gambe, la lotta contro il pietismo della gente, la non accettazione i viaggi della speranza. Ecco perché “La mia vita”.
Vi è poi la famiglia, l’amore dei genitori, la chiesa, la fede, la vocazione. “Pensavo di non servire” perché nel tempo Francesco si era convinto non solo di non servire, ma anche che gli altri non avessero bisogno di lui. La metamorfosi quando meno te lo aspetti: Gesù pian piano ha stravolto i pensieri pessimisti. Quel non servire è diventato servizio d’amore, empatia, cammino di comunione, fraternità. Spazio anche per pagine inedite.
L’ebook sarà disponibile già nei prossimi giorni e acquistabile per un periodo limitato sul sito www.donfrancesco.it dalla domenica di Pasqua.
Non la cercate, perché non la troverete: la parola rassegnazione non c’è nel vocabolario di Don Francesco Cristofaro.