“La scuola di Polizia deve rimanere a Vibo Valentia”: monito del Sindacato di Polizia Fsp

Secondo i rappresentanti della Federazione l’ipotesi di trasferimento appare inverosimile, se si considerano anche gli aspetti economici

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    “La scuola di Polizia deve rimanere a Vibo Valentia. Le dispute campanilistiche non ci interessano, né può essere sradicata una istituzione che per anni è stata un simbolo di professionalità, competenza e legalità per un intero territorio”. Il segretario nazionale del Sindacato di Polizia Fsp, Giuseppe Brugnano, e il segretario generale regionale, Rocco Pardo, bocciano senza mezze misure l’ipotesi di trasferimento della scuola di polizia da Vibo a Cutro, in provincia di Crotone, dove esiste una caserma dell’Esercito mai utilizzata. “Troviamo inverosimile che una diatriba burocratica – affermano Brugnano e Pardo – possa sfociare in un possibile trasferimento della Scuola della Polizia di Stato di Vibo Valentia, fiore all’occhiello per l’istruzione e l’addestramento alle forze dell’ordine. Non si può non tener conto – proseguono – del danno che si sta procurando a tutti gli operatori che da anni, con dedizione hanno contribuito a far crescere quel patrimonio di conoscenza attraverso l’esperienza maturata nel tempo con spirito di sacrificio ed abnegazione”.

    Secondo i rappresentanti della Federazione Sindacale di Polizia l’ipotesi di trasferimento appare inverosimile, se si considerano anche gli aspetti economici: “E’ pur vero che sulla struttura di Vibo gravano i costi per l’operazione effettuata con una nota banca, ma la struttura di Vibo è stata adeguata, negli anni, alle esigenze dei vari reparti speciali. Si pensi alle unità cinofile che – spiegano Brugnano e Pardo – hanno realizzato un centro di eccellenza che, se dovesse essere smantellato, produrrebbe costi elevatissimi”.

    L’organizzazione sindacale ha anche sottolineato i disagi per l’apparato di polizia impegnato nella scuola: “L’ipotesi di trasferimento si presenta come una complicata e costosa operazione che comporta anche lo spostamento di uomini e mezzi fuori da ogni logica. L’addestramento degli operatori è una cosa seria che non può essere oggetto di simpatie campanilistiche che cozzano con il bene comune e la sicurezza dei cittadini. Né si può fare pagare alla polizia di Stato – sottolineano Brugnano e Pardo – le scelte irrazionali di uno Stato che spende milioni di euro senza una effettiva programmazione, lasciando una struttura come quella di Cutro in totale abbandono per anni. La scuola di polizia non si muoverà da Vibo, mentre per Cutro – concludono – chi di competenza si adoperi per trovare una adeguata sistemazione degli stabili, senza tentare di devastare quanto di buono già esiste in Calabria”.

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