Arcea, passi in avanti per uscire dalla crisi

L'analisi dell'assessore regionale al ramo, Gianluca Gallo

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    «Si può ragionevolmente ritenere che le criticità in materia di risorse umane siano al momento fronteggiate in modo efficiente. Conseguentemente, non si rileva la sussistenza di elementi ostativi al mantenimento del riconoscimento di organismo pagatore».

    È quanto scrive l’assessorato regionale all’Agricoltura che riporta «nero su bianco» il giudizio racchiuso nella nota con cui il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, attraverso il direttore generale del dipartimento politiche europee, Luigi Polizzi, «esprime una positiva valutazione delle misure messe in campo dalla Regione Calabria e all’Agenzia regionale calabrese per le erogazioni in agricoltura al fine di assicurare il salvataggio di quest’ultima, dal marzo 2019 sottoposta a esame da parte della Commissione europea per le criticità riscontrate in ordine alla dotazione di personale e all’ambito delle attività delegate, tali e tante da comportare il rischio di una possibile revoca del riconoscimento di organismo pagatore».

    «Una situazione delicata, che – prosegue la nota – sembrava destinata a portare alla chiusura di un ente fondamentale per il mondo agricolo, almeno fino all’inversione di tendenza suggellata, come riconosce anche il Mipaaf, dall’adozione del bilancio preventivo 2021-2023, del Piano di rilancio e del Piano dei fabbisogni del personale 2021-2023, tutti adottati tra il febbraio e il marzo scorsi su impulso del neocommissario Salvatore Siviglia, nominato proprio nel febbraio 2021 dalla Giunta regionale su proposta dell’assessorato all’Agricoltura».

    GALLO: «SIAMO SU BUONA STRADA»

    «La sterzata imposta da Siviglia, la scommessa sulla valorizzazione delle professionalità interne e la ritrovata sinergia tra Arcea, Arsac e Dipartimento Agricoltura – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – hanno consentito di portare a termine in due mesi adempimenti che da tanto, troppo tempo attendevano di essere condotti in porto. Un’eredità pesante, figlia di un passato segnato da ritardi e omissioni, fronteggiata dalla Regione in solitudine ma con caparbietà, nell’interesse della Calabria e dei suoi agricoltori. Adesso attendiamo il definitivo pronunciamento della Commissione europea, ma il sostegno del ministero dice che siamo sulla buona strada e, soprattutto, che si sono date risposte e soluzioni convincenti e adeguate alle prescrizioni dettate».

    LA CONFERMA

    Conferma, del resto, proprio il Mipaaf: «”A decorrere dalla seconda metà di febbraio del corrente anno – riporta l’assessorato – sono stati approvati gli atti propedeutici che impedivano all’Arcea di avviare l’iter procedurale finalizzato a bandire i concorsi. Inoltre, la stipula della convenzione con Arsac consente di avviare concretamente il progetto di riforma dell’Arcea, con l’apertura degli uffici territoriali”».

    Da qui il via libera agli interventi proposti per uscire dalle secche della crisi, «con la direzione del dipartimento Politiche europee e internazionali del Mipaaf che rende noto anche di aver trasmesso alla Commissione europea “avviso favorevole in ordine al mantenimento di organismo pagatore da parte di Arcea”. A Bruxelles, adesso, l’ultima parola, in un clima di maggior fiducia e serenità».

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