Asp pronta a presentare un piano alla Regione. Ma neanche su cardiochirurgia Policlinico e Università sono d’accordo

Riunione tra i commissari ed i vertici di Università e Policlinico. E fuori ad aspettare l’esito i rappresentanti del Sant’Anna

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    Numeri. Questo è stato l’oggetto della riunione, convocata dai vertici dell’Asp di Catanzaro. Una riunione a cui hanno partecipato Pasquale Mastroroberto, in qualità del delegato del Rettore e come direttore dell’unità operativa di cardiochirurgia del policlinico e Giuseppe Giuliano, commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Materdomini.

    L’Asp ha chiesto di fornire i dati della mobilità passiva e le potenzialità del Policlinico. Secondo Mastroroberto le attuali 350 prestazioni sanitarie, potrebbero arrivare a 650 se il Policlinico avesse la dotazione di personale necessaria per fronteggiare la richiesta.

    Il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, Giuseppe Giuliano, è stato di parere opposto, facendo mettere a verbale che ogni decisione dovrà essere assunta dalla Regione Calabria e che al momento il Policlinico non è intenzionato ad assorbire le prestazioni fornite dal Sant’Anna.

    Ed è proprio alla Regione Calabria che l’Asp, numeri alla mano, presenterà un piano di interventi che terrà conto di tutte le strutture accreditate per la cardiochirurgia. Ad attendere l’esito della riunione anche una rappresentanza del Sant’Anna a cui lo stesso Mastroroberto ha dichiarato la personale vicinanza alla battaglia che stanno conducendo per i loro legittimo diritti, ma nello stesso tempo di non potersi esimere dal difendere la parte pubblica che rappresenta e per la quale lavora, senza che questo si trasformi in una guerra di supremazie da consumare sulla pelle di pazienti e personale. Ciò che appare chiaro e’ l’assoluta mancanza di governo della sanità in Calabria, dove tutto è andato bene finché le vacche da mungere erano tante, ma in tempi di magra, tutti i nodi sono venuti al pettine.

    E, secondo non marginale aspetto, se pur nella sostanza il commissario Giuliano e il direttore Mastroroberto abbiano espresso lo stesso concetto, e cioè che tutto si può fare ma con le risorse umane e finanziarie adeguate, il messaggio che passa è che nella famiglia Università – Policlinico, non si vada più d’accordo su nulla. Ma questo è un altro triste capitolo della sciagurata sanità in Calabria, non amministrata in nome del popolo.

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