Lotta alla ludopatia, l’impegno del Meetup e appello al Comune

Petizione corredata da 300 firme presentata nel 2019

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    “Apprendiamo dalla stampa che il Comune di Catanzaro ha deciso di scendere in campo contro un fenomeno molto diffuso come la ludopatia (l’Assessore Carrozza era presente a un evento di sensibilizzazione). E’ altrettanto vero che in città ci sono dirigenti scolastici e associazioni che provano a sensibilizzare i giovani sui rischi che si corrono cadendo nel tunnel del gioco d’azzardo patologico”. Per contrastare tale fenomeno, il Meetup Catanzaro aveva  presentato una petizione corredata da 300 firme in data 20 giugno 2019, “”che avevamo abbondantemente spiegato e divulgato agli organi di stampa assieme ad altre quattro che però vertevano su tematiche differenti. L’obiettivo del Meetup Catanzaro era quello di presentare una precisa mozione- anche condivisa con le opposizioni- che ai sensi dell’articolo 86 del Regolamento del Consiglio Comunale, doveva essere  inviata alle commissioni competenti, che avrebbero dovuto discuterla entro un preciso arco temporale”.

    Poi continuano: “La nostra proposta era una proposta in difesa delle giovani generazioni e che prendeva spunto dalla legge regionale di contrasto alla ‘ndrangheta, che come è noto, spesso fa affari con tali settori del gaming. Tenere lontani i giovani dalle sale slot e dal mondo del gaming, è un obbligo morale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS) inquadra la dipendenza da gioco nelle dipendenze da gaming. É la nuova droga del secolo, inutile girarci intorno”.

    Infine concludono: “Ci rivolgiamo ancora una volta alla maggioranza, alle opposizioni, al Presidente del Consiglio Comunale, a tutte quelle associazioni che sul territorio provano a dare una mano: si lavori per una città diversa, si tenga in considerazione una problematica che in futuro rischia di incidere pesantemente sui già disastrati conti della sanità e sulle giovani generazioni. Con una disperazione sempre crescente per via della pandemia e della crisi occupazionale connessa, tutte le istituzioni, da quelle centrali a quelle locali, devono fare il massimo per evitare che la corsa alla Dea bendata non diventi il rifugio per disperati, che cadendo nel tunnel del gioco d’azzardo patologico, rischiano di dilapidare definitivamente le poche risorse rimaste. Sono innumerevoli i casi di giovani che negli anni hanno rubato soldi ai genitori o commesso atti di violenza pur di avere le risorse  necessarie a placare la dipendenza da gioco. E’ questa la nuova dipendenza del futuro, e su questo, tutti gli attori istituzionali sono chiamati a confrontarsi. Noi ci saremo sempre. Un ultimo pensiero lo rivolgiamo al Presidente Polimeni, a cui chiediamo di impegnarsi a leggere quelle petizioni da noi protocollate. Davanti al problema della ludopatia, caro Presidente, non esistono colori politici. ”.

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