Truffa a danno del fondo F.E.A.S.R. per l’agricoltura

Condannato per mafia beneficiava dell’aiuto comunitario; richiesto il sequestro per oltre 130.000,00 €.

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    I finanzieri del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria di Crotone, a conclusione di un’articolata attività di polizia giudiziaria, hanno scoperto una truffa in danno del “Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale” (F.E.A.S.R.) a sostegno dello sviluppo rurale dei territori dell’Unione Europea, messa in atto da un imprenditore agricolo della provincia crotonese. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Crotone, ha consentito alle fiamme gialle pitagoriche di accertare che l’imprenditore – tratto in arresto nel 2018, nell’ambito dell’operazione “STIGE” della D.D.A. di Catanzaro contro la locale di ‘ndrangheta di Cirò Marina, attualmente in stato di detenzione per la condanna a 9 anni e 4 mesi – ha percepito, negli anni dal 2015 al 2020, contributi pubblici non spettanti per oltre 130.000,00 euro.
    A seguito della verifica dei presupposti soggettivi e dei requisiti di legge, svolta anche mediante l’interscambio informativo con l’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni Agricole (A.R.C.E.A), la Guardia di Finanza di Crotone ha messo in luce il sistema fraudolento utilizzato dall’imprenditore che, attraverso l’utilizzo di falsi contratti di fitto, aumentava virtualmente la superficie agricola utilizzata dalla propria azienda riscuotendo gli aiuti erogati dall’Unione Europea nel settore della Politica Agricola Comune. L’indagato è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e, unitamente alla coniuge e al padre, per falsità ideologica commessa da privati in atti pubblici. Inoltre, è stato segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti per danno erariale in relazione alle somme illecitamente percepite.

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