Il Comune mantiene le quote in Comalca e Sacal

Roberta Gallo lascia Forza Italia e approda al Misto. Breve intervento del revisore Lacava sulla Catanzaro Servizi

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    Punto numero 3. Relaziona l’assessore Ivan Cardamone sulla Revisione periodica delle società partecipate, anno 2019. La pratica che arriva in Consiglio è imperniata sulla relazione tecnica preparata dal dirigente del settore comunale al Patrimonio, Andrea Adelchi Ottaviano e in seguito discussa in conferenza dei capigruppo in merito alla volontà di mantenimento o dismissione degli organismi partecipati.

    Le partecipazioni dirette detenute dal Comune di Catanzaro sono Catanzaro Servizi S.p.A. partecipata al 100%; Azienda per la mobilità della Citta di Catanzaro (Amc SpA) partecipata al 100%; Consorzio Mercato Agroalimentare Calabria (Comalca scrl) partecipata al 19,66%; Società Aeroportuale Calabrese SpA (SaCal. SpA) partecipata al 5,57%.

    il settore Patrimonio ha proposto la cessione a titolo oneroso delle quote detenute di Comalca e di Sacal in quanto “le quote detenute dall’ente sono assolutamente di valore nominale minimo e ciò non consente di incidere sulla governance societaria, le rispettive partecipazioni non sono ritenute strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente ed inoltre non vi è alcun diretto vantaggio al mantenimento non offrendo le società alcun servizio che sia immediatamente fruibile dalla collettività stanziata sul territorio comunale”.

    L’Amministrazione ogni anno ritiene che le due società, Comalca e Sacal siano fondamentali e strategiche, e in questo senso si è espresso anche lo scorso anno il Consiglio comunale approvando all’unanimità il mantenimento delle quote. In tal senso il presidente Polimeni legge e fa girare tra i consiglieri per la firma un emendamento alla pratica concordato nella conferenza dei capigruppo che mantiene la partecipazione azionaria del Comune in Comalca e Sacal. Ci sarà prima il dibattito e poi due votazioni successive, la prima sull’emendamento e la seconda sulla pratica nel complesso.

    Roberta Gallo, capogruppo Forza Italia, prende la parola che preannuncia “sincera e sofferta”. Esprime sentimenti di riconoscenza verso molti colleghi per l’arricchimento dell’esperienza degli ultimi quattro anni, votata dai cittadini e nominata capogruppo. Un onore e un onore. Ringrazia il coordinatore provinciale Mimmo Tallini. Ma l’esperienza non è stata tutta rose e fiori. Anzi, ha dovuto ingoiare rospi, con omissioni e negligenze, nella conduzione del gruppo, “nei rapporti tra il gruppo di Forza Italia e il sindaco, un giorno alleato e un giorno nemico inaffidabile”, nei rapporti tra il gruppo e un assessore che rimette le deleghe. Gallo non si ritrova in questa politica in cui le opzioni personali hanno la precedenza rispetto al bene comune. FI è stato partito perno in città e provincia. Catanzaro ha perso centralità, e Forza Italia è diventato partito a trazione vibonese, cosentino, regino. Un partito attento ai posizionamenti dei soliti noti. Il partito non è più in linea con i valori iniziali che non ha scelto di puntare sul rinnovamento, vedi la notizia del ritorno in Forza Italia dei fratelli Gentile. “Non vado via sbattendo la porta – dice Gallo -. Lascio il partito, dopo averne parlato con il coordinatore provinciale. Forza Italia è una corrente fredda che non mi accende l’animo”. Si dimette da capogruppo di Forza Italia e si iscrive al gruppo Misto.


    Sergio Costanzo parla della Catanzaro Servizi
    , del nuovo impegno con i servizi cimiteriali, per il quale necessita di personale formato. Da qui la disputa tra il sindaco e l’amministratore unico Feroleto che forse ha fatto, con il bando per la somministrazione esterna di lavoro, una forzatura relativa, da relazionare al personale attuale, ormai di età avanzata e non abilitato a svolgere il servizio cimiteriale che richiede specifiche attitudini, e che non può assolvere i compiti previsti. Sarebbe il caso che il Consiglio approvi un indirizzo che introduca la clausola sociale volta a promuovere la stabilità occupazionale del personale. Sono passati tre mesi dall’approvazione dell’aumento di capitale, e oggi si scopre che non è stato attuato perché si attende il piano industriale e già si dice che i revisori lo bocceranno. Quindi occorre chiedersi: c’è realmente la volontà di salvare la Catanzaro Servizi? Dare dignità ai suoi lavoratori? Incrementare il suo campo d’azione in ambiti redditizi? Tra poco la stessa problematica si ripresenterà con l’affidamento dei pontili. Il Consiglio assuma le sue responsabilità: perché non si è dato seguito alle mozioni di stabilizzazione dei lavoratori? E alla successiva che aumenta il capitale sociale? L’importante è che l’Amministrazione dia una risposta certa per il futuro dei lavoratori.

    Eugenio Riccio (capogruppo Misto): “Benvenuta nel Misto a Roberta Gallo”. Rileva che il Misto è il gruppo più numeroso in Consiglio. Il che in qualche modo certifica il fallimento dei partiti, perlomeno nella città di Catanzaro: “La tua scelta di oggi, Roberta, è stata la scelta che noi abbiamo fatto già da tempo” perché nei partiti non trova spazio chi voglia lavorare per il bene dei cittadini e non per tornaconto di parte se non personale. “La divisione tra centrodestra e centrosinistra non ha più senso”. Piuttosto occorre avere il coraggio di esprimere le proprie convinzioni. In tal senso ha apprezzato l’intervento del consigliere De Sarro che ha assunto una posizione diversa dal suo gruppo Cambiavento rispetto al ddl Zan sull’omotransfobia.
    Nunzio Belcaro (Cambiavento): Grazie a Roberta Gallo per lo slancio di coscienza manifestato nell’anteporre le ragioni della politica ai condizionamenti di natura personale che ne intralciano l’azione. Sull’emendamento, non lo ha firmato per la mancanza di visione che vi traspare.

    Luigi Levato (Misto) apprezza il coraggio manifestato nella scelta odierna che coincidono con quella effettuata mesi fa da lui e dalla collega Celi.
    Vincenzo De Sarro (Cambiavento): “Per inesperienza ammetto che le mie esternazioni non sono state preventivamente al gruppo”. Per quanto è pronto a confermare le convinzioni espresse in merito al ddl Zan e all’eccessivo proliferare di nuove leggi. La gente ha bisogno di parole semplici: Per esempio, questo Recovery Plan porterà alla città? Se può, il sindaco risponda.
    Giuseppe Pisano (Catanzaro con Abramo). Alla Gallo dice che è “divorzio consensuale che le fa onore”. La consigliera Gallo si riposizionerà. CatanzaroServizi oggi non dà più servizi, purtroppo non risponde più alle necessità, il personale è ormai invecchiato. Gallo che si dimette e va via è fatto politico enorme, l’assessore Cardamone si parla di partecipate e non è in Aula. Covid sta causando problemi non solo di salute. C’è una crisi politica in atto, ed è oggettiva.
    Vincenzo Lostumbo (Forza Italia). CatanzaroServizi è da sempre un problema. L’auspicio è che si risolva presto, se non in questa legislatura comunale, nella prossima. Su Gallo: “Vedere che il mio capogruppo lascia il partito mi lascia senza parole. Anche se apprezzo la volontà di fare. È arrivato il momento di un cambio di clima politico. Non è più possibile che il Consiglio comunale sia considerato dai maggiorenti della politica cittadina come rampa di lancio per ambizioni regionali o nazionali.

    Manuela Costanzo (Obiettivo Comune). Non è il caso di mettere in campo motivi personali, se riferiti alla scelta di Gallo: “Sei l’ultimo a dover parlare in questo senso”, dice rivolto a Lostumbo.

    Sergio Abramo: Catanzaro Servizi. “Oltre al Consiglio, anche il Mef ha detto che bisogna salvaguardare il livello occupazione della Catanzaroservizi. La difficoltà riguardo alla ricapitalizzazione con fondi che sono accantonati, ed è normale che va presentato il Piano aziendale, dove c’è scritto quale futuro sarà della partecipata. Mai nessuna società al 100 per cento in mano pubblica è andata fallita. La situazione debitoria risale al pignoramento subito inopinatamente qualche anno fa in seguito alla sentenza a noi sfavorevole per l’immobile Argento. La Catanzaroservizi era partita per svolgere un’attività (raccolta differenziata) e poi ne ha fatto altri. Stiamo tentando una soluzione. Nell’ambito della prossima iniziativa legislativa sulla Semplificazione PA, sto tentando una proposta di legge per le società miste che non svolgono servizi, ma sono all’interno degli uffici possano essere stabilizzati. Voglio pertanto il vostro contributo per chiedere ai parlamentari per darci una mano. Così si potrà applicare la clausola sociale, che al momento non si può applicare. Il Mef ci dice che il personale non può stare all’interno degli uffici. E l’Anac una simile avvertenza. Se c’è necessità di altro personale serve prima il piano industriale e poi coinvolgere il Mef, per vedere se la soluzione può essere questa. Qualsiasi decisione che possiamo prendere deve confrontarsi con i tecnicismi. Se la clausola sociale non è possibile, e lo dicono tutti, come facciamo a proporla come soluzione adottata dal Consiglio comunale. Catanzaroservizi ci sta a cuore, e così tutti i lavoratori.

    Nel rispondere al consigliere De Sarro, sul Recovery Fund ho cercato di capire cosa ha approvato il Consiglio regionale in merito. Ho chiesto quale sarà l’utilizzo effettivo dei fondi messi nel programma regionale, per esempio nella digitalizzazione. Non mi hanno risposto. Non si possono approvare finanziamenti per miliardi senza un dibattito approfondito. E per questo ho apprezzato l’intervento di Roberta Gallo che ci richiama alla buona politica. Ce n’è bisogno, come ce ne sarà nell’accompagnare la mozione della Rete dei sindaci del Sud sul Recovery Fund”. Invita a intervenire Franco Lacava, presidente dell’organo di revisione.

    Franco Lacava viene interrotto da Costanzo che vuole una risposta secca sulla clausola sociale. Si conclude il breve intervento del revisore. Con diciotto voti favorevoli 3 contrari 2 astenuti, gli emendamenti sono approvati. Uguale esito per la pratica nel complesso.

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