Via Masciari: erba alta e strade dissestate. La denuncia di Costanzo, l’ennesima

Secondo il consigliere manca la programmazione delle opere di decespugliamento e di pulizia del territorio urbano

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    Ancora una volta  Sergio Costanzo, capogruppo FareperCatanzaro prende carta e penna e racconta le immagini di degrado che arrivano, in questo caso da via Masciari.

    “Un degrado figlio di un ventennio di amministrazione Abramo che ha letteralmente abbandonato la città anche alla pur minima manutenzione ordinaria. L’estate – sottolinea –  sta mostrando i limiti di una mancata programmazione delle opere di decespugliamento e di pulizia del territorio urbano.  Riteniamo Abramo e soci responsabili dello scempio ambientale e dello disfacimento che abbiamo sotto gli occhi. Erba alta dappertutto, strade dissestate, parchi giochi e aree a verde inagibili e pericolose, escrementi di cane dappertutto. E’ questa la cartolina del Capoluogo di regione che Abramo e i suoi “amici” politici ci lasciano in eredità. In questo contesto via Masciari  ne ricalca l’insolente abbandono, dove sarebbe opportuno che si affiggesse un cartello  con scritta: “ benvenuti nell’inferno”.

    “La strada – incalza –  risulta cosparsa da enormi buche e asfalto disfatto e usurato, caditoie totalmente ricoperte da erbaccia e da escrementi di cane, mancanza assoluta di diserbo.  In aggiunta, le perdite fognarie rendono ancor di più insostenibile la vivibilità all’interno delle civili abitazioni adiacenti, interessate da effluvi continui e penetranti. Tante le segnalazioni da parte dei cittadini all’amministrazione comunale che, allo stato dei fatti, ha preferito non far pervenire alcuna risposta. Riteniamo che non si possa più procrastinare un intervento esecutivo da parte dei settori comunali competenti, dal momento che risulta evidente la compromissione dell’igiene pubblica nonché della salute e del benessere dei cittadini. Auspichiamo che il Aindaco provveda a restituire ai residenti la piena fruizione della strada  e nel contempo migliorare il decoro urbano della città”.

     

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