Il Sim carabinieri al Consiglio regionale della Calabria: ‘Non siamo gli ‘ultimi’

"Siamo quelli che, in terra di Calabria, combattono la ‘ndrangheta sul campo e non nei salotti del potere, per dare ai cittadini calabresi onesti rispettabilità"

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    Riceviamo e pubblichiamo a seguire l’intervento del sindacato nazionale Sim carabinieri

    Caro Onorevole De Caprio,

    nel prendere atto delle scuse (leggi qui) del Consiglio Regionale della Calabria, in merito alla mancata partecipazione alla Commissione Consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, ci preme evidenziare che, per il SIM Carabinieri, quanto accaduto non rappresenta nulla di nuovo: il “rispetto” per le Forze dell’Ordine che avevate ieri, è lo stesso di oggi.

    Ebbene sì, non abbiamo la vostra stessa retribuzione ma perlomeno non ci manca la dignità: la stessa che ci porta a non accettare ipotetiche future partecipazioni o giochi di palazzo, in concomitanza della tornata elettorale.

    Il Sim Carabinieri, primo sindacato per assenso e numeri di iscritti delle Forze Armate, si renderà partecipe ad eventuali confronti con i rappresentanti dei cittadini calabresi solo quando questa giunta porrà in essere tutti quegli atteggiamenti atti al rispetto di tutte le Forze dell’Ordine, quali cittadini, da Voi in quest’occasione disprezzati.

    Non siamo gli “ultimi“!

    Siamo solamente quelli che, in terra di Calabria, combattono la ‘ndrangheta sul campo e non nei salotti del potere, per dare ai cittadini calabresi onesti rispettabilità, quella dovuta ad un popolo che ha già sofferto per l’inerzia di quelle Istituzioni che fingono di stare dalla parte degli ultimi.

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