A Chiaravalle le chiavi per risolvere il mistero della scomparsa di Ettore Majorana?

Lo scrittore Giovanni Forte è tornato nella cittadina delle Preserre per un accesso agli archivi comunali. Qui, secondo la sua tesi, lo scienziato sarebbe morto nell'estate del 1939

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    Potrebbero nascondersi a Chiaravalle Centrale le chiavi per risolvere uno dei più grandi enigmi della storia italiana: la scomparsa del genio della fisica Ettore Majorana, avvenuta nel 1938 in circostanze del tutto misteriose. Di lui si perse improvvisamente ogni traccia alla vigilia della Seconda guerra mondiale. Suicidio o fuga: sono state tante le ipotesi formulate negli ultimi 80 anni per tentare di dipanare l’intricato rebus, tuttora insoluto. Tra  le tesi più recenti, spicca la ricerca, condotta dal medico catanzarese Giovanni Forte, autore del libro “Ettore Majorana, malato non immaginario”, che porta proprio a Chiaravalle. Forte è tornato oggi nella cittadina delle Preserre per un accesso agli archivi comunali. Accolto dal sindaco, Domenico Donato, dalla sua giunta e dai suoi collaboratori, lo studioso ha esposto i contenuti delle sue indagini.

    Anni di investigazioni documentali e sul campo nel corso dei quali il noto professionista del capoluogo ha meticolosamente ricostruito le tappe del viaggio che Majorana avrebbe compiuto per arrivare in Calabria. Ma perché? Secondo il dottor Forte, lo scienziato avrebbe contratto la tubercolosi, malattia che non voleva rivelare pubblicamente, e avrebbe così deciso di farsi curare in gran segreto presso il sanatorio specializzato di Chiaravalle.

    Una struttura che, all’epoca, costituiva un’eccellenza a livello nazionale. Restano, ovviamente, tanti dubbi da chiarire: dalla presunta data di morte di Majorana, che Forte colloca nell’estate del 1939, al destino delle sue spoglie mortali che, sempre secondo il medico catanzarese, tumulate in forma anonima sarebbero state traslate di nascosto da una cappella monumentale di Chiaravalle intorno al 1960 e portate in Sicilia, terra natia dello scienziato. Proprio su queste eventuali tracce si sta concentrando, adesso, la ricerca di Giovanni Forte che ha ricevuto la massima collaborazione da parte della locale amministrazione comunale.

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