Sant’Anna Hospital, il centrosinistra chiede l’ispezione della gestione commissionale

"Con la salute dei cittadini non si scherza, per questo motivo auspichiamo che gli organismi competenti avviino un controllo sull'operato dei commissari"

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    “Siamo costretti a tornare sulla questione Sant’Anna Hospital perché continuiamo ad apprendere dalla stampa delle difficoltà che la clinica sta ancora incontrando nello svolgimento della sua attività”. Inizia così la nota del Nuovo Centrosinistra Catanzaro intervenuto sul Sant’Anna Hospital: “Superata la questione ‘contratto’ continuano ad esserci problemi che non permettono al presidio sanitario di poter esercitare regolarmente la sua preziosa attività. Ci riferiamo in modo particolare alla questione dei crediti vantati verso l’ASP di Catanzaro che non riescono ad essere riscossi e che stanno generando importanti difficoltà economiche all’azienda. Teniamo a ribadire che quando si parla di cliniche c’è sempre da tener a mente che il lavoro svolto è direttamente connesso alla salute dei cittadini e che di fronte ad essa deve sempre prevalere il buon senso rispetto ai formalismi burocratici”.

    “Ad esempio, – si legge –  pochi giorni fa tre pazienti hanno rischiato la vita perché non c’erano le risorse necessarie per acquistare dei devices fondamentali per poter effettuare l’intervento. Per fortuna la questione si è risolta grazie ai fondi propri dell’azienda, ma non si può pensare di mettere a rischio la vita delle persone per lungaggini burocratiche. Le vicissitudini che riguardano il Sant’Anna le conosciamo tutti, ma a pagare per errori di altri non devono assolutamente essere i cittadini che affidano la loro vita ai medici della clinica. A nostro avviso l’attuale gestione commissariale su tutti i livelli dovrebbe essere oggetto di ispezione da parte dei ministeri preposti per verificare l’effettivo perseguimento di risultati sia organizzativi e sia economici”.

    “Allo stato attuale – conclude la nota –  viste le notizie puntualmente riportate dalla stampa, non ci sembra che il commissariamento, abbia prodotto soluzioni all’annoso problema della sanità calabrese, anzi le gestioni commissariali, spesso presentano limiti di trasparenza e scarse capacità manageriali. Tutto ciò nel disinteresse generale. Con la salute dei cittadini non si scherza, per questo motivo auspichiamo che gli organismi competenti avviino un controllo sull’operato dei commissari al fine di valutarne l’eventuale mantenimento o sostituzione o magari ridare ai calabresi il controllo della sanità regionale”.

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