La lungimiranza della UILT Calabria, o la semplice distrazione delle amministrazioni competenti?

Vicenda Sacal

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Il segretario regionale UILT Calabria Luciano Amodeo, nonostante sia stato attualmente sospeso dal ruolo che lo coinvolgeva in prima persona a partecipare alle attività sindacali riguardanti il sistema aeroporti calabresi, continuando ad osservare in modo attento lo sviluppo delle numerose vertenze portate avanti durante il proprio mandato, non può fare altro che dar merito alla propria sigla sindacale rispetto alle vicende odierne.

Vicende che evidenziano le tante verità da lui stesso messe in luce, in nome e per conto della UILT Calabria, e più volte sottoposte all’attenzione della S.A.CAL. e di tutte le istituzioni competenti, confermando la lungimiranza delle azioni precedentemente intraprese, nonché utili a smascherare e stimolare tutti gli attori coinvolti nei processi, ritenuti essere indispensabili per la realizzazione di piani d’azione che si spera possano rivelarsi presto essere concreti.

Ciò, significherebbe poter ridare la giusta dignità ad un territorio martoriato, come quello della città metropolitana che, dal punto di vista della mobilità, ha pagato mediante il proprio isolamento divenuto essere un handicap per la propria crescita economica, nonché con la destabilizzazione dei livelli occupazionali nel settore, dove vige sempre più lo stato di precariato.

 “Dall’ingresso del Gestore Unico, non abbiamo fatto altro che chiedere a tutti i livelli, la possibilità di poter visionare il piano industriale, consapevoli che solo attraverso tale strumento si sarebbero potuti individuare oggettivamente gli obiettivi aziendali che, come da impegni consolidati, avrebbero dovuto stimolare la crescita dell’intero sistema aeroportuale calabrese, e quindi del T.Minniti di Reggio Calabria”.

Finalmente si può quindi affermare, che anche le istituzioni locali si siano probabilmente rese conto dell’importanza dello strumento (rappresentato dal piano industriale) che invece non sarebbe stato ancora reso disponibile dalla S.A.CAL., ed in base al quale ci si potrebbe realmente rendere conto verso quale futuro stia andando incontro il trasporto aereo in Calabria.

Tuttavia, quel che realmente è accaduto al netto del periodo segnato dall’emergenza sanitaria, è certificato dall’emorragia di passeggeri registrata dal 2017 ad oggi, le cui cause possono ricercarsi nell’eccessiva razionalizzazione del servizio che, come più volte ribadito, non corrisponderebbe all’effettiva esigenza dettata da un bacino di utenza che non sarebbe stato giustamente stimato, e costretto ad utilizzare altri vettori e/o aeroporti limitrofi.

Ed ecco invece la lungimiranza della Regione Siciliana, che invece ha ben pensato di attivare in tempi celeri, anche un servizio di trasporto ferroviario, che connette in modo diretto la città di Messina con l’aerostazione di Catania, accaparrandosi ancor di più una grossa fetta del tanto discusso bacino di utenza, che invece avrebbe potuto usufruire dei voli in partenza dalla città di Reggio.

Indispensabile quindi aumentare le rotte e la frequenza del servizio, ma non prima di aver reso l’area metropolitana realmente accessibile, mediante l’applicazione dei principi base dell’intermodalità del trasporto, nonché quelli del sistema tariffario integrato.

<<Perché, per esempio, non poter immaginare di volare da Milano verso le Isole Eolie con un unico biglietto? Perché demolire la stazione ferroviaria precedentemente ubicata al Porto di Reggio Calabria, e non far realmente funzionare il collegamento realizzato in corrispondenza dell’Aeroporto di Reggio??si vuol davvero realizzare un progetto di metropolitana di superficie???>>

Sono state altresì numerose le azioni messe in campo per sollecitare le istituzioni locali e nazionali che, come già detto, soltanto oggi iniziano ad interloquire in modo palese e diretto con tutte le parti coinvolte nel processo di sviluppo delle attività aeroportuali, facendo ben sperare in un possibile cambio  di passo non più derogabile.

<<Dal punto di vista ingegneristico, ho ancora molte perplessità sulla scelta degli investimenti preannunciati per realizzare i lavori di ammodernamento. In molte delle note prodotte durante il corso del mio precedente mandato, oltre che durante le interlocuzioni dirette, ho sempre rivolto l’auspicio verso la celere realizzazione della “posa della prima pietra” che, a mio avviso, avrebbe dovuto seguire alla realizzazione di progetti che non avrebbero dovuto destare alcun dubbio sui possibili benefici futuri, e sulla definitiva eliminazione delle storiche limitazioni inflitte nei confronti dell’Aeroporto di Reggio Calabria. Si rischia forse di creare uno sperpero di risorse pubbliche??”>>

A questo punto, corre l’obbligo chiedersi con spirito di critica costruttiva, quali possano essere stati i reali motivi secondo i quali le numerose istanze precedentemente prodotte dalla UILTRASPORTI Calabria, siano state messe a tacere dal silenzio assordante dell’amministrazione locale, che solo dopo quasi quattro anni vuole accorgersi delle scelte opinabili fatte, mostrandosi soltanto recentemente interessata all’acquisizione di quote societarie per l’ingresso in S.A.CAL. Un lasso temporale enorme quello trascorso, che ha sicuramente inciso nel disastroso declino dell’infrastruttura reggina, come oggettivamente dimostrabile nella cronistoria dei fatti.

Ci si chiede ancor di più, il perché non siano mai state accolte le numerose richieste d’incontro rivolte alla città metropolitana ed alla regione. Non sarebbe stato utile il confronto con le parti sociali, visto che da circa quattro anni vengono dette le cose che emergono soltanto oggi??

C’è sicuramente da riflettere anche su questo aspetto, affinché vengano ripristinati i giusti ruoli nel pieno rispetto delle sinergie necessarie per il bene comune!!

Come dire? meglio tardi che mai!!! Certo è che il tempo perduto potrebbe segnare in modo negativo e definitivo le sorti di un aeroporto che invece dovrebbe poter incentivare, tra gli altri, il settore del turismo. Quest’ultimo, argomento spesso divenuto essere un cavallo di battaglia nel corso delle varie propagande elettorali.

<<Lo spirito di quanto sinora detto, non mira certamente all’attribuzione del merito di essere arrivati prima di altri ai punti cardine della questione. Il tentativo è quello di indurre all’importante riflessione riferita all’indispensabilità delle sinergie e della condivisione di idee. Il tentativo è altresì quello di esigere la messa in campo delle giuste competenze, per non ripetere i numerosi errori del passato, segnando in modo netto e definitivo quel passaggio doveroso nei confronti della realizzazione di un reale cambio di direzione a tutela dello sviluppo economico del territorio e dei livelli occupazionali>>

Ed intanto si parla di taske force dedicata all’Aeroporto di Reggio Calabria, chiedendosi quando arriverà il tanto atteso momento di confronto con le parti sociali operanti nel settore…

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