Incendi, Codacons propone una taglia sui piromani

"Quanto costano questi roghi ai calabresi?"

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    Quanto costano gli incendi ai calabresi. Ma soprattutto quali sono le società che si sono aggiudicate gli appalti per le attività di prevenzione, estinzione degli incendi boschivi, trasporto aereo e servizi di Protezione civile negli ultimi dieci anni. 

    Questi gli interrogativi che Francesco Di Lieto, vice presidente nazionale del Codacons pone alla Regione Calabria e che sono contenuti in una dettagliata istanza già partita alla volta della cittadella regionale, per avere accesso agli atti che “scottano” in un’estate bollente che vede un’intera regione alla mercè dei piromani di turno.

    Ed è su questi ultimi che l’associazione chiede anche di istituire una taglia da 50 mila euro, in considerazione del danno economico provocato ogni anno alle casse pubbliche. In una Calabria che brucia, con un numero elevatissimo di incendi che devasta il territorio; In una regione che, peraltro, non dispone di una flotta di mezzi aerei antincendio, costretta, dunque, ad affidarsi a società esterne chiamate a fornire i mezzi per la tutela del territorio. Non possiamo restare indifferenti mentre i nostri boschi vanno in cenere.

    Per un costo totale che sfugge ai più. Sfugge, in ogni caso, al Codacons, che ora chiede “di comprendere i costi sopportati dalla collettività per garantire la sopravvivenza del nostro patrimonio naturale”.

    “Riteniamo doveroso – spiegano dall’Associazione – che i calabresi sappiano gli enormi rischi (anche squisitamente economici) che possono avere delle banali disattenzioni capaci, tuttavia, di innescare pericolosissimi roghi”. In particolare, dunque, il Codacons vuole conoscere “l’importo complessivo sopportato dai calabresi per le attività di prevenzione, estinzione degli incendi boschivi, trasporto aereo e servizi di Protezione civile negli anni 2010/2021 nonché i nominativi delle società che si sono aggiudicate gli appalti per le attività di cui sopra”, per avere chiarezza sui costi enormi che comporta anche una sola ora di volo di un canadair. 

    Oltre al danno che l’acqua salata arreca al terreno.

    Il tutto nell’ambito di una campagna finalizzata a responsabilizzare i calabresi, i quali, “se proprio non vogliono tutelare il loro territorio, cerchino di tutelare almeno il portafoglio”. 

    Nello stesso tempo il Codacons chiede la massima severità contro i piromani, che, ogni anno, entrano in azione con straordinaria puntualità, proponendo alla Regione di istituire una ricompensa, “una taglia di 50mila euro a piromane, offrendola a chi riesce a permetterne l’identificazione, con successiva condanna. Una provocazione – prosegue il Codacons – finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, affinchè ognuno faccia la propria parte nella lotta a questa subdola e pericolosa forma di criminalità. Non vorremmo, infatti – conclude Di Lieto – che dietro questi agguati si nascondesse un interesse economico”. Ed anche per scongiurare ogni illazione che il Codacons spiega di aver chiesto di sapere “chi guadagna con il divampare del fuoco”.

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