Dipartimento provinciale Lavoro Catanzaro (FDI): chi pagherà la quarantena dei lavoratori per il 2021?

È assurdo che in una situazione di emergenza, un governo non pensi a tutelare in primis le aziende e i lavoratori già penalizzati e danneggiati dalla pandemia

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    Oltre al danno la beffa. Ormai sono due anni che conviviamo con questa terribile pandemia, che ha stravolto completamente il nostro modo di vivere e anche di lavorare, di conseguenza purtroppo siamo tutti quanti a rischio contagio specie i lavoratori. Se un lavoratore entra in contatto con un contagiato, il protocollo del Ministero della Salute prevede che quest’ultimo si metta in quarantena obbligatoria che dura 7 giorni per chi si è vaccinato e 10 giorni per chi non lo è, di conseguenza è impossibilitato ad svolgere qualsiasi attività lavorativa e i giorni di assenza dovrebbero essere comunque riconosciuti e pagati dall’ Inps. Ma purtroppo per tutto il 2021 non sarà cosi. E quanto afferma in una nota il responsabile provinciale del Dipartimento Lavoro di Fratelli d’Italia Danilo Romeo.

    Infatti con circolare Inps del 6 agosto 2021, l’Istituto comunica che il legislatore (ovvero il governo) non ha previsto per il 2021 appositi stanziamenti volti alla tutela della quarantena per il lavoratori che sono entrati in contatto con un contagiato, mentre per i lavoratori”fragili” la prestazione verrà riconosciuta fino al 30/06/2021. Purtroppo la cosa ancora più grave – continua Danilo Romeo – è che l’Inps​ provvederà al recupero delle eventuali prestazioni di malattia indebitamente congugliate, ciò significa che se un lavoratore è stato in quarantena obbligatoria nel corso del 2021, quel periodo non gli verrà riconosciuto come malattia e di conseguenza qualcuno tra il lavoratore o l’azienda li dovrà restituire.

    Secondo i conti di Unimpresa- prosegue il responsabile provinciale del Dipartimento Lavoro di Fratelli d’Italia- se le aziende non dovessero coprire le prestazioni erogate dall’Inps, i lavoratori si ritroverebbero in media tra i 600 e i 700 euro in meno in busta paga per 10 giorni di assenza, ovviamente per le aziende si tratterebbe di un danno doppio, gestire l’assenza del personale e compensare i buchi nelle retribuzione dei dipendenti. Ci chiediamo come sia possibile che il governo non abbia pensato a stanziare per tutto il 2021 le risorse finanziarie per la copertura della malattia, visto che ha prolungato lo Stato di emergenza e di conseguenza pieni poteri fino a dicembre di questa anno. Perché questa mancanza debba ricadere sui lavoratori o sulle aziende? Perché se per il 2021 non c’era la copertura finanziaria sufficiente per la quarantena, l’Inps lo ha comunicato soltanto il 6 agosto con recupero retroattivo delle somme indebitamente riconosciute? È assurdo che in una situazione di emergenza, un governo non pensi a tutelare in primis le aziende e i lavoratori già penalizzati e danneggiati dalla pandemia. Chiediamo al governo- conclude Danilo Romeo- di trovare una soluzione immediata a questa “negligenza” e​ soprattutto di rifinanziare per l’anno 2021 il fondo destinato alla quarantena dei lavoratori

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