Lavoratori di Alli in Cassa integrazione: annunciato stato di agitazione

Sindacati chiedono incontro urgente perché preoccupati che si possa giungere ad un licenziamento dei dipendenti coinvolti

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    “Un incontro urgente di confronto in quanto le scriventi sono fortemente preoccupate della possibilità, per nulla scongiurata, che la CIGO (Cassa integrazione guadagni ordinaria) possa essere il preludio di un licenziamento delle maestranze interessate”. Lo scrivono in un comunicato stampa congiunto Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti.

    Con una nota inviata al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, all’assessore regionale all’ambiente, al dirigente Settore Ciclo Integrato dei Rifiuti Regione Calabria e al prefetto di Catanzaro, le organizzazioni sindacali ricostruiscono la vicenda: “Con nota del 16 agosto 2021 l’Alli scarl, gestore dell’impianto di trattamento dei rifiuti sito in Catanzaro comunicava l’avvio della cassa integrazione per un numero imprecisato di lavoratori addetti alla linea RD sul presupposto che detta linea, dopo alterne vicende, subiva una temporanea sospensione. A seguito di tale comunicazione le scriventi chiedevano di essere convocate e successivamente, in data 31/08/2021, si teneva un primo incontro all’esito del quale le scriventi si riservavano ogni decisone solo dopo un necessario confronto con l’ATO di Catanzaro”, continuano Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti.

    “Con questo ultimo si consumavano ben due incontri uno il 06/09/2021 ed un altro il 14/09/2021, all’esito del quale veniva redatto verbale nel quale si registrava l’esito negativo del confronto, non riuscendo a scongiurare l’attivazione della CIGO. Quest’ultima veniva attivata in data 15/09/2021 per 15 lavoratori (ovvero il 50% circa della forza lavoro)”.

    “Alla luce di quanto sopra, considerato che le rassicurazioni indicate dall’impresa e dall’Ato appaiono poco convincenti e molto incerte, tenuto conto che l’Ente Regione Calabria è proprietario dell’impianto e che lo stesso è stato dato in uso all’ATO di Catanzaro, le scriventi chiedono all’Ente un incontro urgente, previa dichiarazione dello stato di agitazione del personale”.

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