Ex poliziotto denuncia le Poste e viene risarcito
Al centro della diatriba il ritardo di accreditamento di un assegno
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Poste condannate a pagare 1800 euro perché accredita un assegno con due mesi di ritardo. Il tempo “utile” era, invece, di trenta giorni. Il fatto è accaduto a Catanzaro dove un ex poliziotto ha deciso di chiedere conto alle Poste del ritardo subito. A maggio l’uomo si reca ad una sede delle Poste della città per chiedere un parziale riscatto in quanto doveva sostenere delle spese urgenti.
“Solitamente – scrive il cittadino – i tempi per ricevere l’accreditamento della somma richiesta, o sul conto corrente o libretto postale, sono di 30 giorni. Poste Vita a Roma, invece, l’ha accreditato con un assegno il 27 agosto, con circa 2 mesi di ritardo. Inutile i tentativi e gli interventi preposti da parte della succursale Posta di Catanzaro”. Da qui parte la denuncia.
“Hanno perso la causa con tanto di sentenza in mio possesso – incalza .G.P – se avessi sbagliato a non pagare io, o un’altra persona, anche di un solo giorno di ritardo avrebbero fatto pagare i relativi interessi tramite l’ufficio preposto della riscossione Agenzia delle Entrate; avendo commesso loro errori hanno provato a trovare scusanti per svincolarsi, ma, ovviamente, non ci sono riusciti”.