Calabria: +16% di intimidazioni ad amministratori

Prefetto di Catanzaro Cucinotta: "Bisogna essere sentinelle e evitare che queste le risorse del Pnrr possano finire nelle mani sbagliate"

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    Dati di aumento quelli relativi alle intimidazioni ad amministratori nei primi nove mesi del 2021. Lo ha confermato il prefetto di Catanzaro Maria Teresa Cucinotta a margine di una iniziativa che si è svolta questa mattina nella Sala del Tricolore del Palazzo della Prefettura a Catanzaro. Cucinotta ha parlato di una “ripresa del numero delle intimidazioni quest’anno dopo la frenata del 2020 che però ha coinvolto un po’ tutte le fattispecie di reato” e di un +16% “a livello nazionale” che deve fare riflettere.

    Ha anche sottolineato la necessità da parte di tutti gli amministratore di tenere alta la guardia: “Come sapete arrivano i soldi del Pnrr e tutti devono essere sentinelle sul territorio per evitare che queste risorse possano poi finire nelle mani sbagliate della criminalità organizzata”.

    Prefetto Maria Teresa Cucinotta
    Prefetto Maria Teresa Cucinotta

    “Ci vuole una presa di coscienza – ha aggiunto – i sindaci devono sapere che lo Stato c’è e che dobbiamo lottare dalla stessa parte quindi dobbiamo fronteggiare questo fenomeno. Sappiamo bene che la Ndrangheta è l’organizzazione criminale in questo momento più forte più potente e più ricca soprattutto grazie al traffico della cocaina e quindi ha parecchi soldi da investire, non a caso la Lombardia è schizzata al primo posto nei primi tre trimestri del 2021 come intimidatori la dice lunga”. Significativo secondo il prefetto anche il fatto che sia stata la nuova amministrazione comunale di Siderno negli ultimi giorni l’obiettivo di intimidazioni. “Nei comuni che erano stati sciolti per infiltrazioni mafiose – ha detto – questi atti sono un tentativo di ripristinare le infiltrazioni della criminalità presenti prima del commissariamento”

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