Detenuto aggressivo riportato per la terza volta nell’Istituto in cui ha adottato condotte violente

"E' arrivato il momento che il Capo del Dap intervenga per prendere in mano le redini  della Regione"

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    “Sembrava inverosimile, almeno in un paese normale, che un detenuto  dopo essere stato allontanato per ben due volte, per aver posto in essere  aggressioni e tentativi di aggressione al personale di Polizia Penitenziaria ed al  personale Medico, potesse ritornare la terza volta nello stesso Istituto dove si era  creata una incompatibilità assoluta. Purtroppo tutto ciò si sta verificando presso l’Istituto “Ugo Caridi” di Catanzaro”. A riferirlo è il segretario regionale della UilPAPoliziaPenitenziaria Salvatore Paradiso: “E’ da tempo che questo Istituto, sottodimensionato per quanto concerne il  Personale di Polizia Penitenziaria e sovraffollato per quanto concerne la  popolazione detenuta, viene di fatto bistrattato dagli Uffici sovraordinati. Basti  pensare che a fronte di pochissimi posti detentivi – circa 10 – nelle sezioni  deputate a contenere i detenuti con disagi psichici, in realtà ne sono presenti oltre  80 distribuiti in tutto l’Istituto. Si può comprendere quanti e quali disagi, tali detenuti, possano  comportare”.

    “Oramai il Provveditorato della Calabria è letteralmente allo sbando, forse è  arrivato il momento che il Capo del Dap intervenga per prendere in mano le redini  della Regione che si sta caratterizzando per provvedimenti incomprensibili che  peraltro sono stati posti diverse volte all’attenzione degli Uffici Dipartimentali . Adesso non resta che attendere che venga posta in essere l’ennesima  aggressione. L’Istituto di Catanzaro si caratterizza per l’alta concentrazione di tutti i detenuti pericolosi, aggressivi, con disagi psichici e tutto ciò non può che creare  forti condizioni di stress mentale e fisico per il personale che vi opera. Non ci  sono le risorse necessarie per fronteggiare i sempre più frequenti eventi critici e  non si registrano provvedimenti volti a rendere in qualche modo vivibile l’Istituto  penitenziario. Purtroppo è palpabile il fallimento su tutti i fronti. Auspichiamo con forza che il Capo del Dipartimento si faccia carico dei  problemi di questa terra sfortunata e convochi con ìurgenza – in video conferenza  – le OOSS Regionali atteso che non ha più senso sedersi ad un tavolo di  discussione con un Provveditore nei confronti del quale da diverso tempo sono  state prese le distanze.

     

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