Coisp, Raffaele Maurotti riconfermato alla guida della segreteria provinciale

Sarà affiancato dalla vicaria Anna Abbenante

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    Il Sindacato di Polizia Coisp ha celebrato il congresso provinciale che ha visto la piena ed attiva partecipazione dei dirigenti sindacali, i quali dopo aver affrontato diverse problematiche ed organizzato le prossime iniziative sindacali a tutela dei poliziotti in servizio in questa provincia, all’unanimità hanno eletto la nuova segreteria provinciale che sarà guidata dal riconfermato Raffaele Maurotti quale segretario generale provinciale del Coisp, sarà affiancato dalla vicaria Anna Abbenante che tra l’altro è stata la prima ad avviare il Coisp a Catanzaro nel lontano 1999 e per lei è un grande ritorno a casa, dall’aggiunto Fabrizio Chirumbolo che curerà il Coisp Lametino, inoltre sono stati eletti segretari provinciali  Daniele Bagnato, Francesca Lavecchia, Domenico Macri , Luisa Uccello, Ercolino Renato, Roberto Luciano e Luca Perricelli.

    Il Coisp Catanzaro, con la nuova segreteria, continuerà a rappresentare sul territorio i valori più nobili del sindacato indipendente della Polizia caratterizzato da un notevole attivismo sindacale a tutela dei legittimi diritti dei colleghi e delle istituzioni democratiche. “Nel concludere – si legge nella nota – ringraziamo il seg. generale Domienco Pianese e la segreteria nazionale tutta per il costante supporto e per l’attivismo che la caratterizza nell’affrontare le problematiche di interesse nazionale che investono i Poliziotti in tutta Italia senza remora alcuna basando la sua attività sul principio che facciamo anche nostro, ”il Coisp tutela i diritti di tutti con la forza dell’indipendenza che la caratterizza”, cosa che ci ha visto impegnati nel sostenere la campagna vaccinale, ma che ci ha permesso di pari passo di denunciare tutte le discriminazioni e violazioni subite dai colleghi non vaccinati rispetto a diritti costituzionalmente garantiti, per tale motivo nel concludere manifestiamo la nostra piena solidarietà ai colleghi non vaccinati, che rischiano di essere sospesi dal servizio senza nessuna tutela economica per poter sfamare le proprie famiglie, trattamento che a nostro giudizio non viene riservato nemmeno ai peggiori delinquenti.

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