Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali, l’evoluzione dei fatti spiegata da Torti

Si tratta dell'attuale Direttore dell'U.O. di Malattie Infettive del P.O.U “Mater Domini”

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    Dopo cinque anni dalla riconquistata autonomia della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Mater Domini”  di Catanzaro si conclude il percorso della dott.ssa Francesca Serapide, prima specializzata del nuovo corso con una tesi “sulla rilevanza clinica dell’antibiotico resistenza in un ospedale di terzo livello nell’era Covid-19”, argomento di pressante attualità in questo difficile momento.

    Infatti nell’aprile dell’anno 2009 la decisione del Ministero di accorpare la Scuola di Specializzazione con quelle di altre università provocò le dimissioni dell’allora Direttore prof. Vincenzo Guadagnino che si era battuto per conservarne l’autonomia.

    Ciò nonostante l’attività proseguì come scuola aggregata con il costante impegno del prof. Carlo Torti, attuale Direttore dell’U.O. di Malattie Infettive del P.O.U “Mater Domini”.

    Lo stesso docente chiarisce le dinamiche della vicenda: “Dopo anni di attività aggregata alle Università di Palermo e di Messina nel 2017 è tornato l’accreditamento come scuola autonoma grazie al raggiungimento dei criteri previsti in termini di volumi assistenziali, oltreché per la qualificazione scientifica dei docenti. La direzione della scuola è passata dall’anno 2020 (ed ancora oggi) al prof. Enrico Maria Trecarichi. Ed infine l’anno scorso si è aggiunto al corpo docente anche il professore, calabrese d’origine, Alessandro Russo che ha completato l’organico rendendo così definitivo l’accreditamento”.

    Sono 17 i medici in formazione specialistica, alcuni dei quali hanno usufruito di contratto di dirigente medico a tempo determinato, ed hanno contribuito in maniera efficace a fronteggiare l’emergenza sanitaria, assieme ai colleghi ospedalieri che hanno collaborato all’attività scientifica e clinica, come la dott.ssa Chiara Costa, l’unica dei primi specializzati rimasta in servizio presso la  struttura, garantendo l’attività assistenziale in regime ambulatoriale e di DH, azione complessa in epoca pandemica ma essenziale e assicurata a beneficio dei pazienti provenienti anche da fuori provincia con l’aggiunta di uno spazio dedicato alla gestione della patologia post Covid.

    “Il pregio della Scuola – afferma il prof. Torti – sta anche nell’aver intrecciato rapporti di collaborazione con diversi centri clinici e di ricerca italiani. E non solo. Attualmente è in corso uno scambio con la Makerere University di Kampala, in Uganda, con due studenti provenienti da questa università che stanno frequentando il progetto Erasmus a Catanzaro. Dal 2012 ad oggi i ricercatori del team hanno prodotto oltre 200 articoli scientifici pubblicati sulle più autorevoli riviste del settore e alcuni dei medici specializzati hanno trovato lavoro fuori regione ed in un caso all’estero.

    Nell’ambito dei periodi previsti di tirocinio, al di fuori della rete formativa, gli specializzandi hanno avuto modo di svolgere esperienze molto rilevanti per il loro futuro presso centri clinici e di ricerca di riferimento internazionale quali il Chelsea Westminster Hospital di Londra e l’Università di Aix – Marseille. Per tutte queste ragioni quello della dott.ssa Serapide è un bel traguardo, perchè riguarda una Scuola finalmente restituita alla Calabria e la mia speranza è che sopravviva col supporto di tutte le istituzioni e che continui a formare validi colleghi che già hanno fatto e fanno tantissimo per la lotta al covid a vantaggio di tutti i calabresi e non solo.

    Un ringraziamento particolare va rivolto all’attuale Rettore dell’Università “Magna Graecia” prof. De Sarro ed al precedente prof. Quattrone per lo sforzo profuso per il mantenimento e il potenziamento della Scuola di Specializzazione del nostro ateneo”.

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