Arresto promoter Senese, l’accusa: oltre 600mila euro la somma dissipata da società fallite

Gip ha revocato il sequestro preventivo diretto della società Ticket Service Calabria srls e di beni per un milione e mezzo

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    Secondo le accuse formulate dalla Procura, il promoter Maurizio Senese e i suoi figli, attraverso una serie di passaggi societari, avrebbero distratto o comunque dissipato dal patrimonio delle società dichiarate fallite complessivamente oltre seicentomila euro.

    Le indagini della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno scandagliato i conti della ditta individuale Esse Emme Musica di Maurizio Senese, fallita nel 2017, della Esse Emme Musica srl e della Esse Emme Musica Group, fallite nel 2019, rilevando una serie di condotte dissipative e distrattive, oltre a desumere una serie di elementi di identità nell’assetto societario.

    Da quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, sarebbe emersa infatti la struttura di una “holding societaria” riconducibile alla famiglia Senese, di cui facevano parte le imprese fallite che operavano nello stesso settore e nello stesso contesto territoriale. Inoltre sarebbe emerso che Maurizio Senese, inoltre, oltre ad essere titolare della ditta individuale, era anche amministratore di fatto delle ditte formalmente amministrate dai figli, evidenziando la stretta correlazione tra le società del gruppo, tra le quali sono intervenuti nel corso degli anni numerosi rapporti commerciali dalla cui disamina sarebbero emerse numerose irregolarità amministrative e una serie di trasferimenti patrimoniali e cessioni di somme di denaro e altri beni, sintomatici secondo gli inquirenti di una connessione tra le situazioni di insolvenza e conseguente fallimento delle tre imprese. Fallimenti che hanno prodotto ingenti danni ai creditori.

    E’ stato tra l’altro prospettato che dalle tre imprese sarebbe stata distratta l’intera azienda e sarebbe stata trasferita, senza alcun corrispettivo di pagamento, alla società Ticket Service Calabria.
    Il gip Chiara Esposito, accogliendo la richiesta cautelare avanzata dal pm Francesco Bordonali e vergata anche dal procuratore capo Nicola Gratteri e dall’aggiunto Giancarlo Novelli, ha evidenziato che Senese – che sarebbe stato il deus ex machina di tutte le operazioni relative alle organizzazioni di eventi delle società di cui erano rappresentanti legali i figli – ha dato prova di particolare pervicacia nella commissione dei delitti contestati, con riferimento al pericolo di reiterazione del reato.

    Per questo il gip ha disposto la misura degli arresti domiciliari per Maurizio Senese e la misura interdittiva del divieto di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche per un anno nei confronti dei figli, mentre ha revocato il sequestro preventivo diretto della società Ticket Service Calabria srls e il sequestro preventivo per equivalente di beni per quasi un milione e mezzo di euro, per cui aveva avanzato richiesta la Procura.

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