Largo Monsignor Mirijello: il Vescovo Maniago alla cerimonia foto

Armando Mirijello un grande esempio, un sacerdote appassionato, un uomo che ha donato la sua vita per il paese, impegnandosi instancabilmente

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    Il vescovo Claudio Maniago era presente alla cerimonia di intitolazione del largo monsignor Armando Mirijello che l’amministrazione comunale di Isca sullo Ionio ha deciso di dedicare all’Arciprete e concittadino, parroco della comunità ecclesiale di Isca Superiore. Ha benedetto lo spiazzo che si trova a due passi dalla chiesa dell’Annunziata dove fino a pochi anni fa lo stesso don Mirijello si recava quotidianamente, e proprio lì monsignor Maniago ha celebrato messa insieme a padre Antonio, parroco della comunità.
    “Questa – ha detto il sindaco Vincenzo Mirarchi – è la piazza che Monsignor Mirijello ha tante volte attraversato per recarsi in Chiesa e nella quale amava sostare, per chiacchierare con la sua gente, la piazza che più di ogni altro luogo può far riaffiorare nella mente di chi l’ha vissuto i momenti più significativi del sacerdozio”.

    Una cerimonia musicale ha accompagnato il momento della scopertura della targa e del dipinto realizzato da Vincenzo Mirijello, delle Belle Arti di Catanzaro, che rappresenta Armando Mirijello in compagnia di Gesù, un gregge di pecore da pascolare e sullo sfondo la sua Isca. “Tutti coloro che lo hanno conosciuto, che con lui hanno fatto un percorso di strada al servizio di questa comunità – ha sottolineato il sindaco –  portano nella loro memoria e nel loro cuore frammenti di vita e testimonianze di che cosa ha rappresentato Monsignor Mirijello per la nostra comunità, e che oggi dimostrano che questa intitolazione è il sentito e reverente ringraziamento e al tempo stesso un segno esemplare per ciascuno di noi e per le giovani generazioni di attaccamento alla propria terra e di amore per il popolo”.
    Un grande esempio, un sacerdote appassionato, un uomo che ha donato la sua vita per il paese, impegnandosi instancabilmente per esso, senza riserve, in anni difficili di cambiamenti sociali ed economici. “Intitolandogli questa piazza – ha concluso Mirarchi – lo indichiamo come fulgido esempio di virtù, sia alle generazioni presenti che a quelle future, perché non ne tramonti la memoria, perché i giovani vi traggano esempio ed ispirazione. Fino a ieri il nostro caro Monsignor Mirijello è stato certamente presente nei ricordi di tutti coloro i quali lo hanno conosciuto, da oggi sarà, al centro della nostra vita pubblica, e ciò ci consente di poter dire, che ISCA non si è dimenticata, non si dimentica e non potrà mai dimenticarsi di un uomo di cultura e prete, appassionato e innamorato di questo paese”.

    Un momento di conoscenza che la comunità iscana ha vissuto anche incontrando il nuovo arcivescovo Maniago

    “Questo – ha spiegato Maniago – è un luogo veramente benedetto, perché una persona benedetta da Dio l’ha calpestato. Credo sinteticamente d’aver capito che Don Armando era un uomo che amava Dio perché sapeva amare anche gli uomini e commemorarlo credo che sia importante per una comunità che vuole vivere dignitosamente la propria storia”.

    Monsignor Mirijello nasce a Isca il 28 dicembre 1907. Sentita la chiamata del Signore entra in seminario e viene ordinato sacerdote il 04 agosto 1932. Dopo aver ricoperto cariche delicate e importanti, nel campo diocesano e Parrocchiale, nel 1956 fu nominato parroco della nostra comunità, che lo porterà ad essere, per oltre venticinque anni, un punto di riferimento indiscusso. Nel 1981 rinunziò alla parrocchia per motivi di salute. Diventando arciprete di Isca, inaugurò una stagione storica che contribuì in maniera tangibile e determinante al risveglio e alla rinascita dell’identità iscana e a tracciare il solco su cui si è modellata la Isca di oggi e quella di domani.

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