A Funtanedda, teatro e riflessione per l’evento “Siamo in festa”

Organizzato dalle Suore delle Poverelle dell’istituto dedicato a Luigi Maria Palazzolo

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    Nel quartiere Santa Maria si è svolto nei giorni scorsi l’evento “Siamo in festa”, organizzato dalle Suore delle Poverelle dell’istituto dedicato a Luigi Maria Palazzolo. L’iniziativa è stata realizzata in occasione del rito di canonizzazione del Beato Palazzolo presieduto da Papa Francesco.

    L’associazione catanzarese ʼA Funtanedda ha sostenuto “Siamo in festa” a nome di tutta la comunità, come ringraziamento rivolto alle suore che, ormai da ottant’anni, portano avanti sul territorio cittadino le loro opere di carità e accoglienza.

    Grazie al contributo dell’associazione, nella serata di venerdì 20 maggio è stata portata in scena la commedia “Prendi questa mano zingara”, a cura della compagnia teatrale “Hercules” diretta da Piero Procopio. Un’opera brillante in due atti che ha fatto registrare una grande affluenza di pubblico e che – grazie alla maestria degli attori e della regia – ha ravvivato di sano buonumore il piazzale dell’istituto Palazzolo di Santa Maria. Come sempre, la comunità ha risposto con grande sensibilità e vicinanza alla missione delle suore.

    La serata è stata realizzata grazie all’impegno de ʼA Funtanedda, ma anche attraverso la partecipazione sia di vari sponsor sia di tanti volontari e singoli cittadini che hanno deciso di raccogliere l’invito dell’associazione, tra cui Danilo Sergi che ha donato la realizzazione del palco.

    “La comunità delle Suore Poverelle offre diversi servizi sia all’interno dell’Istituto che sul territorio e, dopo tutti questi anni, è una voce importante per il quartiere” – ha dichiarato Cristian Procopio, segretario de ‘A Funtanedda, nell’esprimere i ringraziamenti più sentiti a quanti hanno contribuito all’ottimo risultato. “La nostra associazione e i cittadini hanno voluto, con la loro presenza, far sentire la propria vicinanza alle suore e ringraziarle per le opere misericordiose che portano avanti con preghiera e dedizione, spesso in silenzio. Il quartiere di Santa Maria sa di poter contare sul loro immenso amore e sul loro occhio attento alle esigenze del sociale”.

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