Ripartire da Lerda sarebbe come rinunciare ad un colore!

Non abbiamo alcun problema a permetterci di suggerire a Raffaele Vrenna jr (bentornato a lui) ed a papà Gianni di valutare bene se è proprio il caso di ripartire da chi pensa che sia tutto normale...

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    di Procolo Guida

    Metabolizzata la retrocessione in Serie C, il Crotone ripartirà da Franco Lerda. “[…] un ritorno al passato, considerato che Lerda torna -12 anni dopo – nel club che gli aveva consentito, dopo un ottimo lavoro, di spiccare il volo verso il Torino. … L’allenatore firmerà un contratto fino al prossimo giugno con l’obiettivo di tornare subito in Serie B”, scrive Alfredo Pedullà (fonte tuttoB)

    Concluso nei giorni scorsi il rapporto con la Pro Vercelli, il tecnico Franco Lerda ha fatto il suo ritorno nella città pitagorica, dove allenò nel torneo 2009-2010 sfiorando i Play-Off con gli squali neopromossi. (fonte IlRossoBlu)

    Questi solo due stralci di alcune delle notizie che darebbero per già firmato il contratto (molto probabilmente) tra il Crotone Calcio e l’allenatore piemontese che proprio dopo l’esperienza a Crotone di 12 anni fa, non si è certo fatto notare per i suoi meriti sportivi (6 esoneri collezionati in 5 società diverse e nessuna promozione fra B, C e finanche una esperienza, sempre con esonero, in Albania al Partizani di Tirana; con una media complessiva di molto meno del 50% di vittorie e nello specifico su 197 gare disputate, ha ottenuto 51 pari e ben 56 sconfitte). Ma a 54 anni potrebbe essere ancora in tempo a ricostruire una carriera dal sud, da quell’africa calcistica che lo aveva poco impegnato anche da calciatore: punti di vista, certo. Il problema, a nostro modestissimo avviso, è ciò che lo ha visto protagonista a Vercelli proprio nella appena trascorsa stagione. Una squalifica per 2 mesi (non appellata) per insulti razzisti ad un giocatore (tra l’altro italiano) del Renate. E ciò che reputiamo molto più grave, è il dopo. L’assoluta normalizzazione, anzi; l’assoluto “menefreghismo” nel comportarsi secondo “un costume” che poi, vedremo, lui stesso ha pure rivendicato; e solo dopo aver rassicurato che non era certo razzista, anzi, assieme alla società si era annunciato che si sarebbero “pure” utilizzati i soldi della multa in favore dell’adozione di bimbi del Kenia… Ma poi sono arrivate successive ammende e squalifiche per comportamenti antisportivi in alcune tribune dove andava a seguire le gare, appunto da squlificato. E’ capitato a Cuneo ed a Piacenza nel cui dopo gara ha pure dichiarato: “Mi hanno dato una squalifica ingiusta, sono andato nel posto che mi è stato detto ma se lì non potevo stare non è certo colpa mia. Non so da dove guarderò la partita, ma la mia libertà non me la toglie nessuno: non cambio a 54 anni“.

    Il tutto sempre normale alla bravata che gli aveva suggerito che fosse (solo) un fraintendimento dire ad un giocatore di colore “Oh alzati Africa”; infatti nulla si è più sentito rispetto ai suoi principi sportivi mutati o rafforzati, piuttosto che di un sincero dietrofront che gli aveva fatto comprendere che “forse” era stato leggero, anche se certamente in buona fede; qualcosa che aveva sentito sulla sua pelle di sportivo che aveva subito l’onta… qualcosa che avrebbe certamente tanto fatto bene a piccoli e genitori che ancora vedono il pallone a spicchi come un mezzo per diventare famosi e ricchi; oltre che normalmente tamarri quando si trovano sugli spalti a tifare. Non abbiamo alcun problema a sperare che il contratto non sia stato ancora firmato; non abbiamo alcun problema a permetterci di suggerire a Raffaele Vrenna jr (bentornato a lui) ed a papà Gianni di valutare bene se è proprio il caso di ripartire da Franco Lerda. Crotone, anche nei momenti più particolari, si è sempre contraddistinta per una piazza di colore e calore. Con questo “uomo di sport” ne perderemmo qualcuno: bianco o nero, rosso o blu… o africano che sia. Ed a noi i colori ci piacciono tutti!

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