Comitato Stazione Sala: ‘Alta velocità Salerno – Reggio Calabria. Errata e fuorviante campagna di comunicazione’

"Risulta estremamente grave che, nei programmi di investimento di RFI, non sia stato previsto alcun intervento che possa restituire a Catanzaro la dignità persa con la dismissione della storica Stazione di Catanzaro Sala"

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    Riceviamo e pubblichiamo a seguire l’intervento dell’ingegnere Claudio Ruga, presidente del Comitato Stazione Sala

    “Il grande tema delle infrastrutture trasportistiche è, specialmente in questi ultimi tempi di grave congiuntura, all’attenzione dei territori e delle popolazioni che ben comprendono le favorevoli ricadute economiche e sociali che derivano dagli efficaci ed efficienti collegamenti alle reti di trasporto locale e nazionale.

    In quest’ottica e con la finalità di segnalare alla classe politica e dirigente della regione Calabria le gravi deficienze in questo settore e per sollecitare adeguati interventi tendenti ad eliminare macroscopici errori commessi nel passato, da alcuni anni si è costituito a Catanzaro un Comitato, formato da trenta Associazioni culturali e di impegno sociale, che segue costantemente la materia, anche per evitare che si ripetano scelte sbagliate.

    Tanto premesso, con riferimento alla progettazione della nuova linea Alta Velocità tra le Stazioni di Salerno e Reggio Calabria, e in particolare al quarto lotto funzionale CS (località Montalto) – Lamezia Terme, che si svilupperebbe su un percorso di circa 66 km con un costo previsto di 3,2 miliardi di Euro, evidenziamo di avere notato che, nelle molteplici presentazioni ufficiali dei summenzionati lavori avvenute in questi ultimi periodi nelle più svariate sedi – anche istituzionali – e diramate sui media, si continua ad indicare il lotto in questione come passante per Catanzaro, omettendo – non sappiamo quanto involontariamente – di specificare che la linea in parola transita per Lamezia Terme.

    Tale errata indicazione ha generato e continua a generare, fra le popolazioni del catanzarese, soprattutto fra quelle ricadenti sulla fascia jonica, improprie aspettative.

    E nulla può rilevare che gli schematici disegni e le approssimative bozze, diffusi e presentati nelle numerose occasioni di cui si è detto, smentiscano senza alcun dubbio quanto verbalmente affermato. Tali indicazioni restano gravemente fuorvianti e ingannevoli e lasciano spazio ad intravedere che, da parte degli organi ministeriali e del management di RFI, ci sia la volontà di nascondere la grave situazione di degrado e di abbandono infrastrutturale in cui la città di Catanzaro, Capoluogo della Calabria, è stata relegata da RFI a seguito di dannose scelte del passato.

    Seppure decisamente contrari all’idea progettuale che prevede la tratta SA-RC dell’AV passante per Cosenza, che cosa impedirebbe, a questo punto, il prolungamento della linea sino alla città di Catanzaro con il prosieguo sulla litoranea jonica verso importanti centri quali Soverato, Roccella, Locri, Melito P.S. e come terminale la stessa Reggio Calabria, con enormi benefici socioeconomici per questo territorio?
    Come ormai è risaputo, Catanzaro risulta al di fuori di ogni investimento legato al PNRR nel cui programma sarebbe stato inserito, impropriamente e senza alcuna ragione, un intervento già previsto e finanziato dalla Regione Calabria negli anni passati, relativo alla velocizzazione della tratta Catanzaro Lido – Lamezia Terme, tra l’altro abbandonando una precedente ipotesi progettuale di collegamento diretto e veloce tra il Capoluogo di Regione e l’Aeroporto e la stazione ferroviaria di Lamezia Terme.
    Risulta estremamente grave che, nei programmi di investimento di RFI, non sia stato previsto alcun intervento che possa restituire a Catanzaro la dignità persa con la dismissione della storica Stazione di Catanzaro Sala, avvenuta nell’anno 2008, ed i cui effetti devastanti, quali l’impoverimento sociale, culturale ed economico di una vasta area cittadina fino ad allora prosperosa ed attiva, vanno anche al di là del procurato deficit infrastrutturale che – è bene ricordarlo – abbiamo più volte segnalato ai vari livelli istituzionali cittadini, regionali e nazionali.
    Le trenta associazioni e gli oltre tremila aderenti al Comitato invitano i destinatari della presente a volersi adoperare per l’eliminazione di questa “vergogna” che ha colpito e continua a colpire il Capoluogo della Regione Calabria e invitano, altresì, a volere adottare una corretta ed appropriata comunicazione, evitando di perpetuare un inganno secondo il quale Catanzaro sarà interessata alla Alta Velocità quando, a tutti gli effetti, l’idea progettuale in atto non lo prevede.

     

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