Michele Paone, da Catanzaro a Compostela: il cammino verso Santiago un sogno realizzato

Giunto alla pensione dopo aver lavorato a lungo in campo sanitario, conosciuto in città anche per aver preso parte a numerose corse, ha centrato l’obiettivo che aveva rimandato lo scorso anno a causa della pandemia

Più informazioni su

    Ha coronato il sogno di una vita percorrendo circa 800 chilometri in 32 giorni lungo il cammino francese verso Santiago, l’itinerario giacobeo con più tradizione storica e il più riconosciuto a livello internazionale. Il catanzarese Michele Paone, giunto alla pensione dopo aver lavorato a lungo in campo sanitario, conosciuto in città anche per aver preso parte a numerose corse, oggi a 64 anni ha centrato l’obiettivo che aveva rimandato lo scorso anno a causa della pandemia. Nelle scorse settimane, vista anche la proroga dell’anno Santo voluta dal Papa a tutto il 2022, è partito alla direzione di Lourdes per dare il via all’impegnativo itinerario a piedi.

    “Trenta chilometri al giorno – racconta – e tante tappe, ogni notte, trovando accoglienza in monasteri, chiese e seminari. Con in tasca la famosa tessera da riempire, timbro per timbro, per ottenere l’agognata pergamena finale. E’ stata un’esperienza dura e stancante, che lascia un segno indelebile, ho incontrato tanta brava gente di ogni etnia riuscendo anche a superare le difficoltà con la lingua. Ho visitato posti bellissimi, specialmente in Spagna dove ci sono le tappe fondamentali per i cammini cristiani. In tanti lo fanno per divertimento, io per autentica fede”. Michele racconta anche di essersi preparato bene prima della partenza: “Ho letto tanto, mi sono documentato parecchio, è un’esperienza che si fa più con la testa che con le gambe. Ho sempre corso e fatto maratone, sono anche giudice di gara di sci, ma non è la stessa cosa per via del peso che porti sulle spalle, del clima variegato, dai Pirenei tra discese e salite, passando tra le pianure desertiche delle Mesetas, fino alla pioggia torrenziale in Galizia.

    Generico giugno 2022

    Sono arrivato, infine, sull’Oceano Atlantico per raccogliere le conchiglie che, tradizionalmente, testimoniano la fine del cammino”. Paone, che si gode oggi la pensione da nonno, ringrazia soprattutto la famiglia: “Mia moglie, che sentivo al telefono ogni giorno, e i figli mi hanno supportato e sopportato, a loro voglio dedicare questo mio traguardo. Un’esperienza bellissima che si può comprendere solo vivendola in prima persona”.

    Più informazioni su