Grande risalto del Sole24ore al Patto per lo sviluppo degli industriali calabresi

Accurato resoconto del più importante quotidiano economico sulla visita del presidente di Confindustria Bonomi a Catanzaro e a Gioia Tauro

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    È importante che il presidente degli industriali italiani, Carlo Bonomi, venga con frequenza in Calabria per esplicitarne le dinamiche progressive a scapito dei ricorrenti e inconcludenti stereotipi.

    Lo hanno sottolineato ieri alla Cittadella regionale sia il governatore Roberto Occhiuto sia il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara. Ed è importante che il Sole 24ore nel riportare un accurato resoconto della visita di Bonomi a Catanzaro e a Gioia Tauro evidenzi addirittura che il “Patto per lo Sviluppo” della Calabria propugnato con insistenza da Ferrara possa divenire il “nuovo modello” per lo sviluppo dell’Italia. Una bella soddisfazione per il mondo industriale calabrese che ha bisogno anch’esso di vedere crescere intorno a sé considerazione e apprezzamento nei circuiti che contano, forte com’è di progettualità, di impegno e ora anche dei numeri riportati dallo stesso Bonomi allacciandoli alla proposta di un bond territoriale che tenga insieme le 1800 aziende calabresi iscritte a Confindustria e i loro 45mila dipendenti. Il quotidiano di Confindustria dedica mezza pagina alla giornata calabrese di Bonomi che ieri ha avuto tre momenti qualificanti: la partecipazione al consiglio di presidenza degli industriali regionali, la conferenza stampa congiunta con Occhiuto e Ferrara e la visita al porto di Gioia Tauro per incontrare insieme ai suoi ospiti Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità portuale del Tirreno Meridionale e dello Ionio.

    Proprio dalla potenzialità in parte attuate e molte da perseguire del porto e dell’area retroportuale sono partiti molti ragionamenti ieri svolti: “Un hub strategico per l’intero Paese – hanno detto quasi all’unisono Bonomi e Occhiuto – con i suoi 3,7 milioni di container movimentati all’anno, la Zona economica speciale, la piattaforma del freddo, il rigassificatore di terra”. Per il quale manca, a detta del governatore, un Dpcm che lo qualifichi come opera strategica in ragione della nuova valenza di scambi e rotte commerciali ed energetiche cha il Mediterraneo va acquisendo in conseguenza del rapido mutare degli scenari internazionali che porta con sé una diversificazione delle fonti e degli approvvigionamenti.

    Il “Piano per lo sviluppo” annunciato da Ferrara, elaborato dagli industriali calabresi in collaborazione con il Centro studi di Confindustria è basato su infrastrutture materiali e immateriali conseguenti a investimenti permanenti, non effimeri, che necessariamente coinvolge l’amministrazione regionale in una partnership pubblico-privata sulla quale concordano pienamente Occhiuto – “lo sviluppo della Calabria ha bisogno dell’apporto di tutti, la giunta da sola non ce la può fare” – e Bonomi – “dare un contributo al Patto per lo sviluppo della Calabria vuol dire dare un contributo per lo sviluppo dell’Italia”.

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