Rubano carrozzina a ragazza disabile per “farsi un giro”, Ventura: “I disadattati siete voi”

Presidente provinciale OMNIC: "Bisogna iniziare fin da quando i ragazzi sono bambini a implementare la cultura del rispetto dei più deboli"

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    Leggiamo con vera inquietudine l’articolo pubblicato sui media il 25 luglio scorso. La ragazza disabile costretta all’uso di carrozzina per poter deambulare, è stata fatta oggetto di un gravissimo atto vandalico: alcuni ragazzi hanno rubato l’ausilio e lo hanno distrutto. Catturati dalla Polizia, si sono giustificati asserendo che la loro intenzione era quella di “farsi un giro”!

    Clemy, il nome della vittima, calabrese di nascita di Belvedere Spinello (CS) e senese di adozione, è una brillante ragazza di 34 anni attivista nei diritti civili. Lei ha reagito a quanto subito in modo davvero encomiabile, ha dichiarato che nonostante gli abbiano distrutto il mezzo col quale poteva spostarsi “spezzandogli le gambe”, non sono riusciti ad annichilire la voglia di combattere e di fare guerra alla loro pochezza umana. “I disabili, disagiati disadattati, siete voi.” I veri “handycappati” sono loro, aggiungiamo noi di ONMIC. L’ONMIC, che ha finalità socio-assistenziali anche verso le persone con disabilità, stigmatizza questo fattaccio. Non è un evento isolato -dichiara il Presidente della struttura catanzarese- più volte si registrano simili soprusi nei confronti di persone deboli da parte di piccole gang o nullafacenti che per colmare il vuoto interiore si adoperano in simili bravate.

    Cosa fare? A nostro giudizio, bisogna iniziare fin da quando i ragazzi sono bambini, nell’asilo e nelle scuole elementari, implementando la cultura della legalità e del rispetto dei più deboli. Solo se i giovani del futuro saranno ben formati anche nelle famiglie, si potrà avere una vera integrazione. Sono lontani i tempi in cui i “diversamente abili” erano costretti a vivere isolati da tutti attingendo soltanto alla cultura spicciola della famiglia. Chiediamo alle Forze dell’ordine, alle autorità locali e ai Servizi sociali dei vari comuni di prestare maggiore attenzione a tali fenomeni; per sconfiggere l’isolamento di alcuni soggetti che per incapacità o scarsa cultura familiare, sono costretti a vivere “sopra le righe”. ONMIC di Catanzaro, attuerà un attento monitoraggio su tale fenomeno e relazionerà alle sedi opportune“.
    Giorgio Ventura, Presidente provinciale OMNIC, Organismo Nazionale Mutilati e Invalidi Civili Catanzaro

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