Dire no a povertà educativa: conclusa prima fase Progetto Caritas “Giovani Sentinelle del Futuro

A tale scopo, 20 ragazzi tra i 16 e i 29 anni sono stati impegnati già da luglio e lo saranno fino dicembre in diverse attività:

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    Si è conclusa la prima fase del Progetto Caritas “Giovani Sentinelle del Futuro“, promosso e realizzato da Caritas, Progetto Policoro e Pastorale Giovanile della Diocesi di Catanzaro – Squillace, con sede nei locali in disuso dell’Ex Parrocchia di Roccelletta di Borgia.

    Grazie al contributo erogato da Caritas Nazionale e all’impegno della Caritas Diocesana, il progetto mira a contrastare le varie forme di povertà educativa, attivando e potenziando le offerte dedicate ai giovani per rafforzarne le competenze, conoscenze e abilità in vista dell’inserimento nel mondo del lavoro. A tale scopo, 20 ragazzi tra i 16 e i 29 anni sono stati impegnati già da luglio e lo saranno fino dicembre in diverse attività: aggregazione sociale; percorsi di orientamento allo studio e al lavoro con rilascio del bilancio delle competenze; corso certificato di lingua inglese erogato da Blue Ocean English Institute e corso per il rilascio della Patente ECDL, erogato dall’ Agenzia Formaconsult; supporto didattico extrascolastico con tutor specializzati; corso di stampa 3D e grafica tenuto dal gruppo “Officina Digitale Catanzaro”; corso di Teatro Danza tenuto dal gruppo “Danza Agape”.

    Da settembre prenderanno avvio, oltre alle attività di formazione, anche quelle di orientamento e accompagnamento al lavoro etico e responsabile grazie alla presenza dello sportello Policoro, nonché lo sportello per l’ascolto e il supporto psicologico dedicato ai ragazzi. Nello stesso periodo, i destinatari del progetto fruiranno anche dell’accesso gratuito di gruppo a spettacoli di cinema e teatro, grazie alla partnership con il Cinema Teatro Comunale.

    Durante il mese di Luglio, gli animatori di Comunità del Progetto Policoro e i tanti volontari della Parrocchia Santa Maria della Roccella e del Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile che hanno con passione abbracciato questo progetto, hanno accompagnato i ragazzi nelle iniziative di rigenerazione della sede e nei laboratori di riciclo creativo, di educazione all’immagine, di teatro delle ombre, di Kintsugi, di stampa 3D, nonché nei laboratori di consapevolezza per ripensare la relazione con se stessi e con gli altri e il senso del proprio cammino e della strada da intraprendere, soprattutto a seguito del disorientamento provocato sui giovani e sulla loro vita sociale dalla pandemia Covid 19.

    Ospiti di eccezione sono stati l’artista catanzarese apprezzato anche nel panorama nazionale, Massimo Sirelli, con il suo intimo e divertentissimo laboratorio “Un Robot per Amico” e lo street artist Ilario Parentela, che ha unito alla passione per i graffiti una profonda sensibilità sociale e che insieme a Vincenzo Costantino, co-ideatore del Mudiac – Museo Diffuso d’Arte Contemporanea di Catanzaro, ha invitato i ragazzi a conoscere le molteplici ricadute che la creatività può avere anche per la rigenerazione dei luoghi e degli spazi abbandonati.

    Gli Animatori di Comunità del Progetto Policoro, Francesco Costa e Ilaria Bisantis, rispettivamente Referente e Project Manager del progetto Giovani Sentinelle del Futuro, auspicano che questa iniziativa “non sia fine e se stessa e limitata nel tempo, ma che possa rappresentare, per questi e molti altri giovani della nostra Diocesi, l’occasione per creare uno spazio interamente dedicato a loro, in cui sentirsi ascoltati, accompagnati e supportati nelle scelte più importanti per il loro futuro, soprattutto per contrastare l‘aumento dei NEET o dei ragazzi che restano chiusi e isolati nelle proprie case, spesso bloccati e inconsapevoli rispetto alle proprie prospettive esistenziali, disorientati da un mondo del lavoro nel quale non riescono a trovare un proprio spazio e a vedere riconosciuti i propri diritti”.

    Dal riscontro di questo fenomeno nasce la proposta di realizzare un centro per l’orientamento e lo sviluppo integrale e generativo dei giovani, che possa offrire servizi e rispondere ai bisogni umani, relazionali, formativi, professionali, psicologici e spirituali in una fase così delicata come quella di chi approccia all’età adulta, alle sue responsabilità e alle sue fondamentali, quanto appassionanti, scelte di vita.

    Si tratterà di uno spazio in cui i giovani potranno accrescere la consapevolezza di sé, le proprie competenze e capacità e sperimentare molteplici forme del “fare”, che si spera possano generare futuri sbocchi professionali o di impresa.

    Il Vescovo, Monsignor Claudio Maniago, ha da subito accolto questa proposta, dimostrandosi sensibile ai bisogni dei giovani di questa terra e offrendo loro un luogo in cui realizzare quel “camminiamo insieme” che, sin dal primo momento, ha contraddistinto il suo mandato. I giovani di oggi hanno bisogno di nuove risposte e di nuove energie, hanno bisogno di ritrovare la speranza e di vivere la felicità che si prova nel dare più che nel ricevere, lavorando per un mondo migliore. Condividiamo con essi un sogno: una Chiesa sinodale, aperta e pronta ad accogliere tutti.

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