Sul: “Forte adesione del personale viaggiante delle Ferrovie della Calabria allo sciopero”

"Questa prima manifestazione segna l’inizio della nostra azione sindacale, saremo vigili affinché non vengano penalizzati i lavoratori"

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    “Lo sciopero del 6 maggio 2024, dalle 11,30 alle 15,30, contro l’operato di Ferrovie della Calabria che ha disdettato gli accordi di 2° livello e in alternativa propone dei provvedimenti che andranno a penalizzare il TFR e le pensioni dei lavoratori, ha registrato una forte adesione nel personale viaggiante e impiegatizio che nel complesso si è attestato intorno al 40% dei lavoratori in servizio.

    È chiaro il messaggio che i lavoratori hanno voluto mandare all’azienda e alla proprietà la Regione Calabria e ci auguriamo che il buon senso prevalga e si possa porre fine ai disagi ai cittadini che lo sciopero potrebbe comportare nel caso in cui dovesse continuare questo atteggiamento aziendale.

    I lavoratori sono pronti a fare sacrifici solo se ce ne sarà veramente bisogno, ma prima dovranno essere messe in campo tutte quelle iniziative che riteniamo prioritarie prima di poter mettere le mani nelle tasche dei lavoratori, coscienti però che i sacrifici non possono essere chiesti per tutta la vita, visto che la proposta aziendale andrebbe a penalizzare anche le pensioni dei lavoratori.

    Le azioni che riteniamo propedeutiche e necessarie sono l’integrazione del fondo nazionale trasporti da parte della Regione Calabria che con proprie risorse si dovrà fare carico, come tutte le altre Regioni Italiane, delle somme necessarie a garantire la mobilità pubblica dei cittadini calabresi; dall’azienda ci aspettiamo la disdetta di tutti gli accordi di 2° livello delle figure apicali aziendali, la cessazione delle consulenze esterne e una gestione parsimoniosa nei fatti con interventi mirati a eliminare tutte le spese al momento non necessarie.

    Questa prima manifestazione di sciopero segna l’inizio della nostra azione sindacale, saremo vigili affinché non vengano penalizzati i lavoratori e disponibili a trovare soluzioni condivise, se l’azienda e la Regione Calabria resteranno fermi sulle loro posizioni si dovranno assumere tutte le responsabilità dei possibili disagi futuri”.

     

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