Campus ad alto indice di gradimento tra gli studenti dell’UMG

La puntata di Monitor dedicata agli iscritti alle Scuole mediche e giuridiche dell’Ateneo. I nodi dei trasporti e degli affitti

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    Una puntata di Monitor dedicata agli studenti dell’Università Magna Graecia, l’Ateneo di Catanzaro di cui molto si è tornato a discutere nelle scorse settimane su sollecitazione del mondo della politica e del giornalismo d’opinione che, con toni anche accesi hanno posto problemi specifici riguardo a un paventato calo di appeal di UMG rispetto alla “concorrenza” di Unical e a una presunta impermeabilità del corpo studentesco rispetto alla mobilitazione che investe molti campus sulla questione israelo-palestinese.

     

    Il tutto sul consueto sfondo del nodo non ancora risolto del rapporto Università – Città hc, sia detto per inciso, aveva già mosso la curiosità di catanzaro Informa nel momento in cui la testata aveva dedicato al tema uno speciale sotto forma di longform ancora reperibile sul nostro archivio digitale. Ospiti in studio, a colloquiare con Raffaele Nisticò e Ugo Palmerino, due studenti “titolati”, ovvero Elvira Spadafora al quinto anno della magistrale di giurisprudenza e rappresentante degli studenti nel Senato accademico e Angelo Maletta, quinto anno di medicina, rappresentante degli studenti nel Consiglio d’amministrazione e nel Coruc, la Conferenza dei rettori calabresi. Hanno fatto parte del corpus editoriale anche un’intervista al rettore professore Giovanni Cuda, in carica dal 1° novembre 2023, e una clip risalente al 2020 nella quale un docente, il professore di Fisiatria Antonio Ammendolia e due studenti rispondevano a un’analoga sollecitazione, dimostrazione che il problema non è nuovo e merita approfondimento.

     

    Dal lato studenti si evince che è loro convinzione che l’UMG o è Campus-centrica o non è. Anche l’esperienza di Sociologia nella sede di via degli Eroi, in centro storico, non convince più di tanto, così come l’aspirazione, pare condivisa, è che anche i corsi di Scienze motorie vengano trasferiti preso a Germaneto. Su questo punto concorda il rettore Cuda, pur concedendo la possibilità che alcuni corsi che non comportano appendici tecnologici importanti possano trovare giusta collocazione in centro. C’è per esempio questa possibilità per il nuovo corso di laurea in Scienze dell’investigazione in via di approvazione all’Anvur. A patto che la Città offra spazi adeguati e rispondenti alle esigenze didattiche e di ricerca necessarie.

     

    Altro punto dolente: i trasporti su gomma, nell’attesa che la metropolitana di superficie venga ultimata migliorando la situazione attuale effettivamente poco performante. Le corse di autobus e navette sono scarse e si chiudono in orario serale comprimendo eventuali spostamenti degli studenti in cerca di svago o di occasioni culturali.

     

    Il rettore su questo punto ha delineato un’azione concorrente da parte della Fondazione che potrebbe attivare alcune corse autonome per sopperire alle mancanze delle linee cittadine. Qui si inserisce il discorso delle residenze universitarie, che al momento sono collocate al Campus e per dire il vero occupate a metà della loro capienza, e della residenza degli studenti che preferiscono in massa abitare nel quartiere Lido. Tutto tranquillo per dieci mesi l’anno, sorge il problema dei mesi estivi, nei quali i proprietari preferiscono affittare a prezzi elevati costringendo gli studenti a traslochi repentini e gravosi. È un aspetto poco indagato e sul quale diverse sono state le interlocuzioni con le autorità cittadine.

     

     

    Intanto novità sono attese per le residenze universitarie in corso di ultimazione nello spazio che era della Chimirri in via Marincola Pistoia: i lavori sono agli sgoccioli e l’immobile, di cui si dice un gran bene, dovrebbe essere consegnato prima dell’estate. Dai due rappresentanti ottima la valutazione dei rapporti con il corpo docente, così come sui servizi intrinseci all’Università.

     

    Ciò che pretendono è un maggiore riconoscimento da parte della Città anche nella loro autonomia e dignità di stato: non vogliono essere considerati pedine di scambio per esigenze politiche o commerciali. Valutata anche buona la partecipazione ai temi generali della discussione politica e culturale: c’è vivacità nelle associazioni studentesche che trova conferma nell’alto tasso di partecipazione al voto degli organismi rappresentativi, che sfiora e supera costantemente il 50 per cento degli aventi diritto. Una percentuale che le elezioni generali sognano, afflitte da un astensionismo sempre più preoccupante.

    La puntata di Monitor è visibile sulle pagine di Catanzaro Informa e sulle sue derivazioni social.

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