Nei giorni della scadenza delle liste per le provinciali l’ente intermedio catanzarese pronto a chiedere il riequilibrio ventennale

Il disavanzo di amministrazione all'anno 2020 da ripianare è di 36.771.968,74 euro, a fronte di una spesa per il Titolo I da 48.532.002,58 euro nel rendiconto di gestione

Più informazioni su

    Se tra il 27 e 28 novembre scadranno i termini per presentare le liste dei candidati per le elezioni provinciali, l’ente intermedio nei giorni immediatamente precedenti (26 novembre prima convocazione, il giorno dopo la seconda) sarà chiamato ad approvare sia il rendiconto finanziario 2020 che la procedura di riequilibrio finanziario.

    Il disavanzo di amministrazione all’anno 2020 da ripianare è di 36.771.968,74 euro, a fronte di una spesa per il Titolo I da 48.532.002,58 euro nel rendiconto di gestione.

    La situazione si è complicata infatti in sede di verifica ed istruttoria del riaccertamento ordinario dei residui, approvato con Delibera Presidenziale n. 264 del 26.10.2021, in cui sono emersi:

    • l’errata applicazione dei principi della contabilità armonizzata di cui al Dlgs 118/2011, evidenziata dalla mole dei residui desunti dal rendiconto 2019, in particolare, di quelli afferenti la parte in conto capitale, alcuni dei quali risalenti agli anni 2000, che esponevano la seguente situazione: Residui attivi entrate in conto capitale 92.967.441,24; Residui passivi spesa in conto capitale 102.736.174,18;
    • la totale assenza di contabilizzazione di fondi pluriennali vincolati e /o di somme appostate nei vincoli del risultato di amministrazione che non possono che confermare la non corretta contabilizzazione di tali poste, ritenute partite di credito e di debito che invece tali non potevano essere considerate poiché non esigibili alla data di formazione del rendiconto;
    • la necessità di implementare le attività utili a ricondurre la gestione contabile dell’Ente alle regole introdotte con il decreto legislativo 118/2011, al fine di determinare la reale situazione finanziaria dell’Ente e, di conseguenza, di apportare delle correzioni degli impegni di spesa iscritti tra i residui annualità 2019 e precedenti per imputarli all’esercizio di competenza in funzione della esigibilità con la ricostituzione dei fondi pluriennali vincolati;
    • l’esigenza di verifica della fondatezza giuridica per il mantenimento di residui attivi e passivi, da cui è scaturito: A.1 Residui attivi 2019 ed anni precedenti cancellati definitivamente 37.255.466,15; A.2 Maggiori Residui attivi €. 6.106.940,17; B Residui passivi 2019 ed anni precedenti cancellati definitivamente €. 14.225.071,81; pertanto, con un saldo negativo di euro 16.923.454,17, determinante per la formazione della situazione di disavanzo al 31 dicembre 2020

    Una scelta che inevitabilmente condizionerà anche il prossimo consiglio provinciale che sarà eletto il 18 dicembre, le cui liste saranno approvate entro il 3 dicembre e pubblicate una settimana dopo, con verifica del corpo elettorale che scadrà alla vigilia del voto. Nel 2022 sarà poi la volta della corsa al successore di Sergio Abramo nel ruolo di presidente dell’ente intermedio.

    Più informazioni su