Valorizzare la biodiversità calabrese, ora si può fare

L’assessore De Caprio illustra il Quadro di azioni prioritarie per 92 milioni già approvato dalla UE

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    Conferenza stampa con sorpresa e attivisti in formato famiglia

    Mentre Sergio De Caprio si infervorava ai microfoni della stampa per spiegare che le sfide ambientali si vincono se ciascuno fa il suo dovere fino in fondo, a iniziare dalla Regione, passando per i sindaci e finendo alle famiglie, due vispi ragazzetti ciabattavano nei corridoi della Cittadella sfiorando il capannello dei cronisti tesi all’ascolto. Già, ma che ci fanno lì due bambini in tenuta e predisposizione d’animo balneari in una calda mattinata d’agosto? Il quesito, passato laterale nella mente dei presenti, è stato risolto in avvio di conferenza stampa, quando il papà si è presentato gentilmente e chiedendo scusa per l’improvvisata ha preso la parola narrando il seguente aneddoto. Francesco Noto, cosentino, in vacanza sul litorale tirrenico del catanzarese, nella giornata di ieri era in spiaggia con i due pargoli alla foce del fiume Amato, e così, tanto per passare il tempo, ha inanellato in una multicolore collana i pezzi di plastica che ha trovato nello spazio di pochi metri. La collana, avvolta in cellophane, è stata offerta in visione all’assessore all’Ambiente della Regione come condensato di quel che arriva in mare da quelle parti, dove è in programma l’apertura di una terza vasca di discarica con quel che potrebbe succedere di peggio. De Caprio è andato incontro a Noto, lo ha ascoltato con interesse e gli ha convintamente risposto, quasi compiaciuto di un tale interesse dal basso per le sorti dell’ambiente. Non sapendo, probabilmente, che il Noto non è nuovo a eclatanti interventi in manifestazioni pubbliche. L’anno scorso, per esempio, sempre in agosto pensò bene di staccare la luce al comizio di Matteo Salvini a Soverato.

    Cosa dice la Direttiva Habitat dell’Unione Europea

    La cosa oggi è finita lì, anche grazie al notevole aplomb dimostrato da De Caprio che, una volta congedato l’inarrestabile attivista, ha potuto dare corso all’illustrazione dell’azione prioritaria che, adottando la Direttiva Habitat dell’Unione Europea indica le azioni finalizzate alla tutela e alla valorizzazione del capitale naturale regionale. Il “Quadro di Azioni Prioritarie” (PAF) è il documento di programmazione degli interventi a sostegno della biodiversità e dell’ambiente, basato sull’integrazione di risorse economiche afferenti ai fondi comunitari Fesr, Feasr, Fse e Feamp. Insieme questi fondi, ha spiegato De Caprio, contribuiscono a sostanziare lo strumento per 92 milioni di euro, pronto per essere attuato perché  già provvisto delle approvazioni di UE, Giunta e Consiglio regionale. De Caprio chiede la collaborazione di tutti, in principal modo dei sindaci, che sono i veri protagonisti sul territorio, e ai quali la Regione fornirà l’aiuto necessario in quanto sintesi dei 400 Comuni calabresi. In pratica il programma prevede azioni orizzontali e specifiche, anche puntuali, per tutelare le aree protette già esistenti, promuovere la conoscenza dei Siti di interesse comunitario, aumentare la vigilanza sul patrimonio naturale esistente, mettere in rete anche fisica tutte le biodiversità esistenti in regione. Per ciascuna misura sono stati definiti gli ambiti territoriali di intervento, la tipologia di azione e le risorse finanziarie.

    Un programma aperto al mondo dell’associazionismo 

    Il dirigente Giovanni Aramini nell’illustrare nel dettaglio il programma ha rilevato che “la Calabria è l’unica Regione d’Italia, insieme al Lazio, ad avere approvato questo importante strumento di tutela ambientale. La nostra è una terra dal grande capitale naturale, basti pensare che dei 230 habitat riconosciuti dall’Unione Europea, ben 71 sono presenti in Calabria. Con questo piano l’Ue ci dà le risorse per intervenire sugli strumenti di tutela delle aree protette, attraverso misure dirette tra l’altro alla conoscenza, alla vigilanza e al sistema sanzionatorio, alla mitigazione dei rischi e alla valorizzazione delle aree di interesse. Tra l’altro questo è un programma aperto al mondo dell’associazionismo con cui sarà importante dialogare e recepire suggerimenti. Per anni la Calabria è stata considerata esclusivamente una terra di mare. È un errore perché con tre parchi nazionali e uno regionale la dovremmo considerare piuttosto come una montagna che galleggia nel centro del Mediterraneo”. Presente anche la dirigente generale del dipartimento Orsola Reillo : “Questo – ha sottolineato – è uno strumento ‘abilitante’, vale a dire una pianificazione delle azioni prioritarie propedeutica alla futura spesa comunitaria delle aree protette calabresi”. Il Paf infatti, si basa sulla programmazione corrente, afferente al settennio 2021-2027. Sul quale l’assessore De Caprio conta molto: “Adesso è necessario costruire, insieme al dipartimento, agli agricoltori, ai pescatori, agli allevatori, agli albergatori, ai ristoratori, agli enti locali, alle università, al nostro popolo, i protocolli, imponendoci un livello alto di qualità dell’efficienza ecologica per rendere bellissimi e attrattivi i nostri territori”.

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