Chiesto lo sblocco dei fondi destinati alla riqualificazione delle periferie

Nel testo, il primo cittadino e il dirigente ricordano i 16 interventi previsti per quelle zone

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    Una lettera ufficiale, inviata alla presidenza del Consiglio dei ministri, per richiedere lo sblocco dei fondi destinati alla riqualificazione delle periferie. Il documento, scritto a quattro mani dal sindaco, Sergio Abramo, e dal dirigente del settore Grandi opere, Giovanni Laganà, punta a rimettere al centro dell’agenda il progetto “Catanzaro sud – da periferia a nuova centralità”, mirato a garantire un nuovo volto ai quartieri Aranceto, Corvo e Pistoia.

    Nel testo, il primo cittadino e il dirigente ricordano i 16 interventi previsti per quelle zone per un ammontare complessivo di 30 milioni 264mila euro.

    “Gli interventi – viene sottolineato nella nota – risultano dotati di apposita progettazione esecutiva a valle della stipula della convenzione sottoscritta fra la presidenza del Consiglio dei ministri e il Comune il 18 dicembre 2017 e registrata, a cura della Corte dei conti, il 9 aprile 2018. La progettazione degli interventi è stata approvata con apposita delibera di giunta comunale il 7 giugno 2018”.

    “È noto che la legge nr. 108 del 21 settembre 2018 ha disposto il differimento al 2020 dell’efficacia della convenzione stipulata determinando non poche difficoltà operative derivanti dall’impossibilità di liquidare i servizi di ingegneria affidati e già espletati attraverso l’erogazione del 20% di anticipazione previsto dall’art. 7 della stessa convenzione. Né l’amministrazione comunale ha potuto provvedere con fondi propri a causa dell’incertezza sull’effettivo completamento degli interventi. Allo stato attuale – è l’affondo -, considerata l’attività progettuale in avanzato stato di esecuzione, è precisa volontà dell’amministrazione proseguire con le attività successive. È necessario, pertanto, conformarsi alle disposizioni della legge di Bilancio nr.145/2018 provvedendo alla sottoscrizione della convenzione di modifica nei modi e nelle forme dovute”.

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