In 18 mesi la “Calabria Food & Tourism Academy” nell’area industriale lametina per formare il turismo enogastronomico

Un centro di formazione nel settore del turismo e della ristorazione che vedrà la ristrutturazione di spazi operativi per 750 mq

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    Un progetto da 1.459.000 euro stanziati dalla Regione per creare all’interno del centro polifunzionale gestito da Lameziaeuropa nell’area industriale “Benedetto XVI” in 18 mesi la “Calabria Food & Tourism Academy”.

    Un centro di formazione nel settore del turismo e della ristorazione che vedrà la ristrutturazione di spazi operativi per 750 mq, realizzando 15 postazioni di alta formazione gastronomica, 15 di pasticceria, 15 di panificazione e pizzaiolia, ma anche sale riunioni multimediale, coworking, B2b, lettura relax e direzione. Gli spazi esterni saranno invece destinati ad orto didattico e fotobiologia, per sperimentare anche nuove forme di coltivazioni.

    Partner dell’iniziativa presentata questa mattina son così sia associazioni di categoria che imprese private operanti nel settore agricolo e della ristorazione, creando così un circuito tra produttori e consumatori nell’ottica del turismo enogastronomico, coinvolgendo anche testimonial come chef, food blogger, operatori turistici.

    Hanno già aderito: Federalberghi Calabria, Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura Catanzaro, Lameziaeuropa Spa, Entopan Innovation Srl, Ente Nazionale per il Microcredito, Yes I Start Up, Calabria Hotel, Ristorante Famiglia Barbieri Srl, Università degli Studi Magna Graecia – (Dipartimento Diges), Azienda Agricola Costantino Mariangela, Consorzio di tutela dell’olio extravergine di oliva DOP Lametia, Istituto Tecnico Superiore Tirreno Alta Specializzazione Post-Diploma Fuscaldo, Azienda Agricola Palma Rosa Rita, La Rosa nel Bicchiere Soveria Mannelli, Ass. L’Albero della Vite, Lanificio Leo Sas di Emilio Salvatore Leo, Montesanto Sas di Avv. Lenin Montesanto, Co. Oasi– Oltre Advanced School of Innovation Srl, Associazione “Otto Torri sullo Jonio”, Perla del Porto Srl, Al Ristorante da Abbruzzino, Borgo degli ulivi di Abbruzzino Antonio, Rubbettino Editore Srl, Slow Food Lamezia Terme, Terre Grecaniche Soc. Coop, Ansit – Associazione Nazionale Patti Territoriali, Marea Scarl Centro Di Ricerche, Associazione Nazionale Città del Vino.

    Un’aspirazione che il presidente di Lameziaeuropa, Leopoldo Chieffallo, inserisce nel contesto di tutti gli altri investimenti previsti nell’area industriale, sia strettamente legati come l’AgriExpo (al momento il primo lotto è però solo un recinto di cantiere), sia contestuali come la riconversione del waterfront e porto turistico con le attività ricettive previste da investimenti privati. L’area nel contempo ospita già anche l’area bunker, nei cui pressi si rilancerà l’attività di ricerca scientifica – sanitaria con la fondazione Dulbecco e quella della promozione dell’immagine regionale con gli studios della Calabria Film Commission.

    Del collegamento con il settore turistico si sofferma Fabrizio D’Agostino, presidente regionale di Federalberghi, puntando anche sull’aspetto della formazione e dell’aggiornamento su tematiche specifiche legate all’aspetto della gastronomia per creare un’identità calabrese auspicando che «i 9 chef stellati che sono presenti in Calabria siano i primi docenti per far migliorare tutto il sistema» e che «con lo sviluppo dell’aeroporto lametino e la realizzazione del porto si crei una porta di ingresso che abbia come bacino tutti gli utenti europei».

    In qualità di soggetto proponente il Comune di Lamezia Terme non nasconde tramite le parole del sindaco Paolo Mascaro la propria soddisfazione: «in tutta questa fascia di territorio, tra aera industriale ed aeroporto, passa lo sviluppo di tutta la Calabria. Sperando che gli effetti negativi della pandemia siano superati, dobbiamo guardare con fiducia a questi progetti per ripartire e rilanciare le potenzialità inespresse del lametino e di tutta la regione. Tutti insieme ce la potremo fare».

    Punta il dito contro le critiche e gli scetticismi dell’opinione pubblica e della stampa invece l’assessore regionale al turismo, Fausto Orsomarso: «non dobbiamo abbandonarci al vittimismo, al pessimismo, ma fare gioco di squadra perché ogni punto della Calabria possa eccellere. Questi ultimi finanziamenti riguardano 12 schede con realizzazione tra i 12 ed i 18 mesi, quindi qualcosa che dovrà avere effetti nel breve termine. Non è più il tempo delle polemiche autolesionistiche, dobbiamo ambire a diventare una regione migliore».

    Tutte buone intenzioni private e pubbliche, attuali e future (sulla viabilità sono già previsti interventi ministeriali tra nuovo svincolo autostradale e miglioramento delle strade esistenti), che poi dovranno integrarsi con le imprese attualmente esistenti nell’area industriale che spaziano dalla logistica alla produzione di servizi, ma anche al settore rifiuti che ha un suo impatto visivo ed olfattivo, con vigenti ancora vincoli paesaggistici che complicano le pratiche burocratiche.

    Per Orsomarso invece «il primo problema da superare è culturale, non ci è concesso né sbagliare né essere ambiziosi».

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