I robot del catanzarese Massimo Sirelli nel film con Luca Argentero

Le opere dell'artista di Catanzaro conosciuto in tutto il mondo saranno nel film 'Copperman', con Luca Argentero, che uscirà domani al cinema


di Domenico Iozzo

Ci sono anche i celebri robot dell’artista catanzarese Massimo Sirelli nell’avventura cinematografica di “Copperman”, il film con Luca Argentero che uscirà domani al cinema. Alcune delle creazioni che lo scorso anno sono state anche al centro di una mostra di grande successo al museo Marca, sono state selezionate come parte integrante della scenografia del lungometraggio di Eros Puglielli, una fiaba moderna, ricca di tenerezza e puro entusiasmo per la vita.

Protagonista Anselmo (Luca Argentero), un uomo molto speciale che, nonostante la sua età, vede la realtà con gli occhi di un bambino. Per lui ogni cosa intorno a sé ha i colori delle fiabe e i magici poteri dei supereroi. Inoltre, Anselmo è cresciuto con una purezza infantile, che non gli permette di diffidare degli altri e, sebbene la vita gli mostri più volte come sa essere cruda e dura, riuscirà anche nei momenti più difficili a mantenere la sua limpida e unica visione del mondo. Le difficoltà della vita lo porteranno a vestire i panni dell’ “uomo di rame”, “Copperman”, un supereroe come il babbo che non ha conosciuto, almeno stando a quel che dice la mamma.

Il film in qualche modo riflette la stessa filosofia che ha animato il lavoro di Sirelli nel dare vita ai suoi robot attraverso il riciclo creativo e il riutilizzo dei materiali di scarto. “Sono entusiasta che le mie creazioni – commenta Sirelli – accompagnino Copperman in questa bellissima avventura. Si tratta di un piccolo cameo, ma sono ben riconoscibili durante tutta la prima parte del film e interagiscono con il piccolo protagonista. Avevo letto la sinossi del film la prima volta più di un anno fa, quando collaboravo con Argentero, e non avrei mai pensato potessi arrivare oggi a prestare i miei robot al cinema”. 

Una decina di pezzi sono stati i pezzi selezionati dalla produzione e quasi tutti utilizzati per le riprese: “La scelta è stata quasi forzata – continua Sirelli – perché nello stesso periodo di lavoro sul set c’era in concomitanza la mostra “Teneri bulloni” a Catanzaro. Una piccola curiosità riguarda uno dei robot che utilizza un rasoio da barba. Si tratta di un oggetto che mi era stato donato circa due anni fa proprio dal papà di Luca Argentero e a distanza di tempo è finito casualmente nel film.  Altro aneddoto curioso è il fatto che una mia creazione si intitola Copperbot. Sono contento che, nonostante sia terminata la mia collaborazione con l’agenzia di comunicazione per cui Luca lavorava al fianco della sorella, ci siamo potuti ritrovare e sono convinto il film avrà successo perché il tema merita e gli attori sono all’altezza”.  Oltre la parentesi cinematografica, non mancheranno altri impegni professionali. “La settimana prossima sarò alla fiera Arte Genova – conclude Sirelli – mentre a marzo terrò una mostra personale a Bari. Non vedo l’ora, poi, di riprendere i corsi con i miei allievi all’Istituto Europeo di Design di Torino”.