Stagione Politeama, prosa protagonista con grandi nomi

La lirica apre e chiude il cartellone con opere monumentali, non mancano danza e musical insieme a importanti eventi come Arturo Brachetti, Carlo Verdone e Luca Zingaretti


Ci saranno Carlo Verdone, Barbora Bobulova, Lino Guanciale, Giorgio Pasotti, Luca Argentero, Luca Zingaretti, Sergio Rubini, Giuliana De Sio, Isa Danieli, Antonio Catania, Dino Abbrescia, Gigio Alberti, Gaetano Triggiano, Eugenio Bennato, Pino Insegno, Mogol. Sono solo alcuni dei nomi che saranno ospitati quest’anno per i ben 24 appuntamenti della diciottesima stagione del Teatro Politeama Mario Foglietti, presentata questa mattina nel foyer di Portoghesi. 

Gli spettacoli. Sarà un cartellone ricco, di sicuro richiamo, più popolare – come detto a più riprese nel corso della conferenza di presentazione -, che strizzerà l’occhio a un pubblico giovanile e soprattutto a quello femminile, con una proposta che va dai classici, con la lirica, Shakespeare, De Filippo, la danza, ai contemporanei, con Clementi e Flaiano, per finire al musical e a incontri “monografici”, con protagonisti celebri della tv e del cinema. La lirica aprirà e chiuderà la stagione: si comincerà il 20 ottobre con “Cavalleria rusticana” e “I Pagliacci”, in conclusione il 9 maggio ci sarà “La Bohème”, tutte prodotte dalla Fondazione Politeama. Tra le due date ci saranno molta prosa – “Dracula” con Lo Cascio e Rubini, “Ditegli sempre di sì” diretto da Roberto Andò, “Anfitrione” con Alberti, Bobulova e Catania, “Raccondino” con Abbrescia, “Regalo di Natale” dal film di Pupi Avati con Alberti e Giovanni Esposito, “Le signorine” di Pierpaolo Sepe con Danieli e De Sio, “E’ questa la vita che sognavo da bambino?” di Edoardo Leo con Argentero, “Hamlet” con Pasotti e Mariangela D’Abbraccio, “Non svegliate lo spettatore” con Guanciale –, i balletti – “La bella addormentata” con il Balletto di San Pietroburgo, “Cenerentola” di Luciano Cannito, “La vie en rose” del Balletto di Milano -, il musical “Ghost”, dall’omonimo film della Paramount. E ancora ci saranno gli eventi: primo fra tutti quello con Luca Zingaretti, il prossimo 15 novembre, poi la serata “Solo” di Arturo Brachetti, l’incontro con Carlo Verdone – data da definire, tra gennaio e febbraio -, e lo spettacolo di Gaetano Triggiano “Real Illusion”. A questo va aggiunta pure la seconda Stagione sinfonica con l’Orchestra filarmonica della Calabria, in conferenza rappresentata dal suo vice direttore Piero Pullia, che partirà a gennaio per cinque appuntamenti con tanti ospiti, tra cui Mogol, Eugenio Bennato e Pino Insegno, e che sarà illustrata nel dettaglio nei prossimi giorni.

Le conferme. Insomma, dalle parti di via Jannoni hanno più di un motivo per essere soddisfatti ed entusiasti. Su tutti un direttore generale Aldo Costa in particolare forma che non ha esitato a sintetizzare il cartellone in «tanta roba». Sì, perché oltre alla programmazione degli spettacoli, la Fondazione ha voluto ancora di più consolidare quelle collaborazioni che negli ultimi anni si sono dimostrate azzeccate per il futuro del Teatro: «A partire dall’istituzione del politecnico delle arti, che sta seguendo un iter preciso e che presto avremo modo di presentare in maniera più dettagliata e concreta – ha affermato Costa -, passando per il laboratorio teatrale di Mauro Avogadro che a maggio avrà un saggio finale, e ancora il Coro delle voci bianche cui si sta dedicando Giovanna Massara, che già lo scorso anno ha coinvolto circa 35 bambini. Senza dimenticare la seconda stagione sinfonica con l’Orchestra filarmonica della Calabria e la rassegna Musica e Cinema». Esortando a una collaborazione tra le tre maggiori realtà teatrali calabresi, ricordando il tempo in cui riuscirono a mettere in cantiere più produzioni liriche, comuni a Cilea, Politeama e Rendano, Costa ha pure ricordato, con malcelato orgoglio, come il Teatro massimo di Catanzaro sia l’unico «ad avere mantenuto negli anni una programmazione costante simile».

Il pubblico. Sui record di abbonamenti registrati per due anni consecutivi si è soffermato il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni: «E’ una conferma del grande fermento culturale che c’è a Catanzaro, la Città continua ad affermarsi da questo punto di vista, rivelando come la rivalutazione del centro storico passi da temi e messaggi culturali». Presenti alla conferenza anche l’assessore comunale al Turismo e allo Spettacolo, Alessandro Lobello, e il componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Politeama Alcide Lodari, di target “rinnovato” hanno invece parlato le due direttrici di area artistica Antonietta Santacroce – «Siamo molto d’accordo con Gianvito Casadonte sulla visione più popolare della stagione, pensata nella direzione di un’apertura nei confronti di coloro che prima rimanevano fuori dalle scelte fatte» -, e Giovanna Massara – «Da un paio di anni abbiamo i più giovani a teatro, anche i bambini, perché dobbiamo abituarli fin da piccoli a vivere il teatro». 

Siate orgogliosi. «Sono nate grandi sinergie negli ultimi periodi – ha confermato in chiusura e riassumendo quanto fin lì detto da tutti, il sovrintendente Gianvito Casadonte -, vogliamo continuare con ciò che abbiamo già avviato, e cercheremo di intercettare ulteriori fondi. Il teatro è la casa di tutti e così deve essere. E’ necessario puntare alle nuove generazioni che vengono a teatro per la prima volta. Portare Verdone a teatro non è facile, così come non lo è con Zingaretti, ma esserci riusciti è grazie a relazioni su relazioni che poi portano i frutti. Dobbiamo riuscire a rinnovare i nostri abbonati, ci stiamo riuscendo anche grazie a una precisa politica economica, perché anche quella fa la sua parte – ha detto prima di chiudere -. Siate orgogliosi di questa stagione». 

Carmen Loiacono