Musica, pubblicato Rotta del tempo di Salvatore Gullì. cantante-avvocato catanzarese

Tredici canzoni d’autore da lui composte ed interpretate registrate negli studi della Yara Record di Lucio Ranieri

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    Da qualche giorno è stato pubblicato da Salvatore Gullì, avvocato del foro di Catanzaro, negli studi della Yara Record di Lucio Ranieri, a Catanzaro, un disco dal titolo  Rotta del tempo, articolato su tredici canzoni d’autore, composte ed interpretate dallo stesso Salvatore Gullì – che in passato ha curato concerti di sue canzoni -. Gullì si è avvalso della preziosa collaborazione, oltre che dell’ottimo Lucio Ranieri, direttore musicale, pianista e masterizzatore del disco, dei validissimi musicisti Maurizio De Paola, pianista di Lamezia Terme, Filippo Scicchitano, contrabbassista di Borgia, Rocco Riccelli, trombettista di Cortale, Ciccio Vescio, chitarrista di Lamezia Terme, Attilio Montalto, batterista di Lamezia Terme, Celeste Iiritano, cantante di Catanzaro, Rosanna Rizzello, pianista e clavicembalista di Girifalco. Caratterizzano il disco la imprevedibile e passionale tromba jazz di Rocco Riccelli, la chitarra blues di Ciccio Vescio, il coro di voci sapientemente curato la Lucio Ranieri, i cui inserti di pianoforte e di fisarmonica costituiscono anch’essi elementi musicalmente preziosi. Rigorosi gli arrangiamenti di Maurizio De Paola e di Filippo Scicchitano. Attenti ed eleganti i ritmi di Attilio Montalto.

    Le tredici canzoni di Salvatore Gullì segnano un percorso musicale che parte da ARGONAUTI, canzone che richiama i valori autentici da perseguire alla stessa stregua dei mitici eroi greci che andarono alla ricerca del vello d’oro. Il secondo brano è VERGINE EUROPA, incentrato su un’idea verginale ed eticamente ispirata dell’Europa dei primordi. Segue CANTI DI RINO, canzone dedicata a Rino Gaetano, metafora di gioventù genuina e vitale cui si chiede un intervento in un’Italia in difficoltà. Il quarto brano, ROTTA DEL TEMPO, dà il titolo al disco.  NANA’ è la quinta canzone, nella quale una giovane donna porta la luce e la vita nelle contrade del Sud. In COME CHARLOT la figura del comico Massimo Troisi viene accostata a quella di Charlie Chaplin, in un’Italia bisognosa di sorriso.  La settima canzone ha per titolo FOLLE: essa rappresenta, dapprima, la volontà di sottrarsi alla donna che non si è conquistata per poi riflettere una condizione umana di fuga dalla dolorosa passione.

    Nella canzone LUCREZIA Bembo ripercorre la vita di Lucrezia Borgia, morta di parto, di cui Bembo è stato innamorato, tanto da conservare una sua treccia bionda.  MIA ANIMA è una sorta di dialogo con la parte più profonda e vitale di sé. La decima canzone, BRIGANTE, descrive una utopica vita di lotta contro la tirannia, vita che comporta una inevitabile rinuncia a vivere con la donna amata. In DISSENSO, Salvatore Gullì, si confronta criticamente verso la contemporaneità politica. La penultima canzone è FIABA, appassionata costruzione di un irreale idillio. UOMO CHE RIDE chiude il disco ed è una canzone ispirata dall’omonimo romanzo di Victor Hugo.

    Affinché il disco Rotta del tempo possa essere fruito dal vivo, si attende si allentino le restrizioni causate dal Covid. In questi giorni verranno, peraltro, indicati i punti dove poter acquistare il disco. E’ intenzione dell’autore di presentare l’opera nelle rassegne nazionali più autorevoli.

     

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