Tony Hadley apre la stagione del Festival d’autunno: “Non sono un nostalgico, tendo a vivere il presente”

Si esibirà il prossimo sabato 3 settembre nell’Arena del Teatro Comunale di Soverato

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    Si diffonde un alto senso di benevolenza verso la vita dalla voce di Tony Hadley, cantante inglese che proprio quest’anno onora i suoi quarant’anni di carriera di cui dieci, dal 1979, condivisi con gli altri quattro musicisti degli Spandau Ballet.

    Prima di allietare il pubblico calabrese del Festival d’autunno, diretto da Antonietta Santacroce, nell’Arena del Teatro Comunale di Soverato il prossimo sabato 3 settembre, Anthony Patrick Hadley, in arte Tony, al telefono, ci risponde che sarà anche sua cura, come sempre fa nei giorni attorno ad un suo concerto, visitare il luogo beneficiando anche, magari, del suo meraviglioso mare per nuotare.

    Si conferma, così, alle nostre orecchie il suo appeal non soltanto relativo alla sua inalterata immagine da Sir ma anche da viaggiatore sentimentale nel senso inteso da Laurence Sterne ed a proposito della generazione “New romantic” dice:
    Non sono un nostalgico, sono stato felice di aver vissuto gli anni ottanta pienamente e tra l’altro tutti con gli Spandau Ballet ma tendo a vivere sempre il presente ed a valorizzare il “qui e ora”.

    Per il senso di appartenenza a quel periodo, accordato di poterlo chiamare Tony e non Mr Hadley, gli abbiamo ricordato i suoi live a Catanzaro, l’1 agosto 1987 allo stadio “Ceravolo” e, poi, nel 2011 per la rassegna “Settembre al parco”, mostrando nel tempo, inalterato, il colore della sua voce:

    In quali canzoni pensi di aver utilizzato la tua voce al meglio?
    Di certo – ci ha risposto- in “Through the barricades” nella quale c’è uno sviluppo dinamico vocale ed in “Gold” che richiede un impegno di tipo operistico.

    Di ritorno da un‘esperienza unica, cioè il concerto con l’orchestra del Conservatorio dell’Aquila “Casella”, diretta dal maestro Leonardo De Amicis, che ha aperto la 728esima “Perdonanza celestiniana” all’ombra della maestosa Basilica di Collemaggio, è stato naturale chiedergli: “Qual è il tuo rapporto con le forze superiori celesti, tenendo conto anche che, spesso e volentieri, le canzoni degli Spandau hanno sempre richiamato il credere nella connessione divina e all’essenza degli esseri umani. Per esempio, nella canzone “Gold” il verso “Always believe in your soul” (Credi sempre nella tua anima) oppure in “I’ll fly for you”  “We’re mortals on the earth but God’s up in the sky” (Siamo esseri mortali sulla Terra ma Dio c’è nei cieli)?”.
    “Non sono molto religioso ma credo che Gesù sia esistito ed anche che Dio è sicuramente un’energia ma ci sono troppe cose che noi non possiamo spiegarci.

    Il periodo New romantic aveva come protagonisti, in competizione più mediaticamente che in realtà, Spandau Ballet e Duran Duran ma si è saputo che con Simon le Bon siete amici, vero”?
    Eh sì, abbiamo anche cantato insieme in un concerto per beneficenza Rio dei Duran Duran e “Save a prayer” di cui ho fatto una mia interpretazione pubblicata nel 1998 e Simon si è addirittura prestato a farmi da corista. Chissà in futuro canteremo anche in Italia insieme”.

    Quanto era importante per voi il look?
    “Quelli sono stati anni molto eccitanti e innovativi per i giovani. Il look dipendeva anche dalla provenienza di ciascuna band. Ad esempio noi eravamo di Londra, i Duran Duran erano di Birmingham e i Depeche Mode di Basildon. Gli Spandau Ballet erano molto attenti al loro look. Posso dire che abbiamo dettato la moda di quel periodo. Non posso nascondere che oggi sorrido quando guardo le nostre vecchie foto, perché pensavamo di essere molto cool. Ricordo anche quanto impegno ci mettevamo a trovare il look giusto. Eravamo dei divi e ci tenevamo. Molte star si accontentavano di un paio di jeans, sicuramente non gli Spandau Ballet”.

     Le vostre canzoni hanno segnato un’epoca. Oggi cosa prova quando, nei concerti, esegue quei brani?
    “Sto bene. Fanno parte della mia storia e della storia dei fan. Guardo la loro reazione piena d’amore e di entusiasmo, tutte cose che mi riempiono di una gioia immensa”.
    I biglietti del concerto sono acquistabili su www.festivaldautunno.com o cliccando qui https://bit.ly/3ou6tor e si possono acquistare anche con Carta del docente e 18App.

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