La cantastorie calabrese Francesca Prestia racconta a Mantova la legalità

 "La canzone sociale - ha sottolineato Prestia - non è solo arte d'intrattenimento, ma mezzo per conoscere e aggregare'

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     Racconta le vicende dei vinti lo spettacolo teatrale “…tantu nui simu ‘e cchiù!” della cantastorie calabrese Francesca Prestia che andrà in scena domani al Teatro Bibiena di Mantova in occasione delle manifestazioni promosse nell’ambito della XXIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata dalle associazioni Libera Lombardia e Avviso Pubblico. La giornata di Mantova, che si svolgerà in contemporanea con la manifestazione nazionale di Foggia, oltre al corteo prevede anche due seminari: uno sulla corruzione (“Il ruolo degli enti locali nella prevenzione e nel contrasto alle mafie e alla corruzione”) e un altro sulla memoria (“Libera la bellezza, dalla memoria all’impegno”).

    A seguire, in un terzo spazio, Francesca Prestia, proporrà il suo spettacolo della durata di circa 45 minuti. Al centro dell’esibizione il messaggio musicale di liberazione dalle mafie che si fa canzone, musica e narrazione per protestare, denunciare e resistere. “La canzone sociale – afferma Prestia – non è solo arte d’intrattenimento, ma mezzo per conoscere e aggregare. Le ballate come terreno privilegiato per dare voce agli emarginati e sopratutto alle donne ignorate o considerate soggetti passivi dalla storia. Sacrifici, speranze, sogni e amori del passato e del presente che commuovono ed emozionano”. L’artista calabrese, per l’occasione, indosserà un vancale realizzato dalle ragazze del corso di moda dell’Istituto Bonomi Mazzolari di Mantova con il supporto della docente Annamaria Giacomelli. (ANSA)

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