Il Cosenza non si ferma: è in semifinale

Battuta la Samb: 2-0 mercoledì gara in trasferta contro il Sud Tirol

Più informazioni su


    Un’altra straordinaria notte magica. Il Cosenza, mostra i muscoli anche a San Bendetto, vincendo per 2-0 e stravincendo, sia sul piano del gioco, che sotto l’aspetto del cuore, della grinta e dell’organizzazione. Mentale e tattica. Piero Braglia, s’inventa l’ennesimo capolavoro di personalità, disegnando un Cosenza attento e determinato che mette paura ai padroni di casa, mandandogli in tilt l’interruttore nevralgico del gioco. Il Cosenza ha “fame”, si vede sin dal fischio d’inizio. Vuole stupire. Vuole staccare l’ennesimo biglietto verso un sogno. Stupendo. Incredibile. Che, ora non semBra più impossiBile. Nessuna sorpresa nello schieramento rossoblù: tutti confermati. Le meraviglie tattiche sono, ancora una volta: Tutino e Okereke. Lo “scugnizzo” e il “velocista” mettono lo zampino sul vantaggio, firmato da Mungo. E’ il 6’. C’è tutto: tecnica, grinta, corsa, gamba, precisione e cinismo. Rivediamolo come se fosse alla moviola. Il Cosenza, ruba palla a centrocampo, Okereke, come un falco, s’impossessa di fascia e pallone. Con una giocata delle sue, una di quelle da antologia del calcio, disorienta l’avversario, mandandolo in confusione. Il talentuoso attaccante ex Spezia, serve Tutino sulla destra. Il napoletano, con la coda dell’occhio s’accorge dell’arrivo di Mungo e del suo piede fatato. Un tocco preciso. Perina è battuto. Il pallone s’infila nell’angolo dove l’ex pipelet rossoblù non può davvero arrivare. Il gol, carica i Lupi. Gli ammirevoli e commoventi 1000 tifosi al seguito dei Lupi, fanno esplodere la festa nel settore ospiti, rendendo quasi nulli i “decibel” dei cori dello stadio sambenedettese. Stordito dalla torcida, in campo e sugli spalti. Il Cosenza insiste e, al 24’ sfiora il raddoppio. C’è ancora il “piede” di Okereke sull’azione. La Sambenedettese, prova a reagire. I tentativi di Bellomo, Rapisarda, Bove, finiscono tutti per fare solo il “solletico” alla retroguardia silana. Dopo un minuto di recupero, l’arbitro dice che il primo tempo può bastare. La ripresa, si apre con lo stesso canovaccio tattico. Il Cosenza, cerca di “dettare” legge in mezzo al campo, la Samb cerca il gol del pareggio, unica strada per tentare la rimonta. I Lupi mantengono alta la concentrazione. E’ davvero uno spettacolo, vedere il Cosenza che domina in campo e Cosenza che “ulula” sugli spalti. E’ il 30’, quando i Lupi decidono di calare l’asso. E’ ancora un ciontropiede. Uno di quelli vecchia maniera. Tutino, s’invola verso la porta e aggira Perina. Il “guardiano” della porta marchigiana, stende l’attaccante. L’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore. Baclet, eroe dell’andata, ha troppa voglia di mettere di nuovio il suo “timbro” sulla pratica Sambenedettese. S’incarico del penalty. Breve rincorsa, sguardo di sfida con Perina e … gol. 0-2. Ora davvero il Cosenza è in Paradiso e Moriero e la sua squadra sono risucchiati nel vortice delle recriminazioni. Il Cosenza gioca di fino. La Samb non c’è più. Quattro i minuti di recupero. Alla fine ecco la festa. Allegra, colorata, spettacolare. Giocatori e “popolo” rossoblù saltano e festeggiano. Ora, appena un giorno di riposo. Poi, mercoledì sera, sarà di nuovo passione. Il Cosenza, per scalare la vetta fino alla B, si deve inerpicare fino alla cima del Sud Tirol. Sarà un’altra battaglia. Sarà un’altra prova di cuore, di coraggio, di grinta. Servirà, ancora una volta, uno spirito e una fame da “Lupi”. Domenica di nuovo al “Marulla”. Ma, questa è un’altra storia.

    Carmine Calabrese

    Daniela Santelli

    Più informazioni su