Aned: ‘La serrata sulle strutture private grava solo su pazienti esenti dal ticket’

'La percezione dei pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati - prosegue - è che si vogliano mantenere, in sanità, condizioni di malcontento per mero interesse elettoralistico'  

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     “La serrata delle strutture ambulatoriali e dei laboratori privati sta colpendo gravemente e solamente i pazienti esenti da ticket per reddito e per malattia, e, per niente, quelli non esenti i quali continuano a pagare come prima”. Lo afferma in una nota il vice segretario nazionale dell’Aned (Associazione nazionale emodializzati, dialisi e trapiano) Pasquale Scarmozzino. “La percezione dei pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati – prosegue – è che si vogliano mantenere, in sanità, condizioni di malcontento per mero interesse elettoralistico e quant’altro a causa per esempio di: persistente mancato procurement organi a fini trapianto; inerzia degli impegni presi in sede istituzionale per far rientrare i dializzati reggini da Messina nonostante le autorizzate assunzioni di personale da parte del commissario Scura; gestione deprecabile delle tantissime prestazioni ospedaliere in intramoenia al punto che alcuni hub fungono solamente come tickettificio. E’ gravissimo che in dette condizioni il presidente Oliverio dia importanza ed ascolto solamente agli interessi privati prima ancora che ai cittadini deboli e non abbienti. Cosa ha in mente di fare della sanità pubblica il presidente Oliverio? In Regioni limitrofe alla nostra, con la creazione di strumentali tavoli tecnici, si sta tentando di condividere l’attività di prevenzione e ambulatoriale territoriale con strutture private mentre, per legge, la prevenzione penso sia competenza esclusiva, per fortuna, solamente delle strutture pubbliche”. “Oliverio – conclude Scarmozzino – con le sue prese di posizioni dove vuole arrivare? Finora abbiamo notato molta ambiguità che distrugge la nostra sanità”.

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